Continuano le tensioni tra Francia e Italia nell’ambito della questione migranti. Antonio Tajani risponde a Parigi, mentre Matteo Salvini promette “strette in vista”.
Tajani rimanda la crisi tra Roma e Parigi ai problemi interni nella politica francese, mentre Salvini su Twitter promette controlli, multe e regole ancora più rigide.
Tensione migranti, le “repliche” a Parigi di Salvini e Tajani
Sembrano lontane al momento reali mediazioni o accordi nell’ambito della crisi tra Italia e Francia. “Non ho idea del perché la Francia abbia reagito in questo modo”, ha affermato Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più.
Mentre il rappresentante di Forza Italia elabora teorie come quella della crisi interna nei partiti francesi, piuttosto che una vera presa di posizione contro l’operato italiano, a prendere in mano la situazione piuttosto inaspettatamente ci ha pensato Matteo Salvini.
A dimostrazione della grande influenza della Lega nel nuovo esecutivo meloniano, soprattutto su argomenti di questo tipo, il leader del Carroccio sembra essere l’unico a voler ribattere colpo su colpo ai transalpini.
Tajani afferma di non avere in programma alcun colloquio con Parigi, e che Macron e Giorgia Meloni non si incontreranno prima del G20 in Indonesia, ma sostiene allo stesso tempo di voler “chiudere una polemica che non è partita da noi“.
Chiuderla senza dialoghi e a suon di post su Twitter – come quello di Salvini che a caratteri cubitali sul suo profilo promette strette, multe, sequestri, controlli, punizioni, e chi più ne ha più ne metta – sembra però piuttosto complicato.
Nel suo intervento a Mezz’ora in Più su Rai3 Tajani ha individuato invece nelle Ong le colpevoli della crisi: “Non vogliamo che alcune Ong decidano la politica migratoria dell’Europa creando contrasti tra Paesi.”
Tensione migranti, passi indietro di Piantedosi
Sulla stessa linea di Tajani anche Matteo Piantedosi, che in riferimento alle tensioni tra Roma e Parigi, si dice quasi incredulo, mentre pare tardi ad arrivare una vera presa di coscienza dello scivolone diplomatico.
Il ministro dell’Interno è intervenuto nella sala consiliare del Comune di Pietrastornina, durante un incontro con amministratori locali e cittadini irpini, decantando la Francia come una grande alleata, la quale mai l’Italia si sognerebbe in andare a infastidire; ma anche in questo caso nessun cenno a un’apertura di un dialogo.
Non crede infatti Pianteodsi che le “azioni” del governo avrebbero potuto scatenare la rottura di un’alleanza: “Mai il sottoscritto poteva immaginare che qualsiasi azione compiuta possa essere portata fino al punto da immaginare di rompere il rapporto con dei Paesi a cui ci unisce una fratellanza antica“.
Mentre Olivier Véran, ha detto a Bfm-Tv che la Francia si rifiuta di accogliere le 3 mila persone sbarcate in Italia come precedentemente promesso e promette sanzioni, anche Berlino – tramite l’ambasciatore tedesco nel nostro Paese, sostiene le Ong: “Loro salvano vite laddove l’aiuto da parte degli Stati manca. Il loro impegno umanitario merita la nostra riconoscenza e il nostro appoggio“.