Una coppia di Brugherio, in provincia di Monza, è stata minacciata per settimane fino all’esplosione di una bomba carta sotto la loro casa.
I giovani che avevano preso di mira i due residenti pretendevano una somma di 8000mila euro e l’ordigno posizionato è stato il culmine che ha fatto scattare l’arresto nei confronti dei 3 criminali, ora pendono su di loro accuse pesantissime.
Una bomba carta è esplosa questa notte a Monza, precisamente davanti a un’abitazione nella frazione di Brugherio, dove abita una coppia presa d’assalto da alcuni malviventi.
Si tratti di tre ragazzi: un 29enne milanese, un 19enne pugliese e un ventenne di origini campane, tutti residenti nell’hinterland milanese e tutti con precedenti penali.
Sono settimane che il gruppo minacciava la coppia per estorcere loro del denaro, in particolare, erano interessati a una somma di 8000mila euro che sapevano essere a disposizione della coppia.
Così sono iniziati pedinamenti e comportamenti minacciosi molto insistenti che sono culminati con il pericolosissimo gesto del posizionamento dell’ordigno rudimentale davanti la loro casa.
La coppia non si era mai decisa a sporgere formale denuncia, tuttavia aveva segnalato il tutto ai Carabinieri di zona per proteggere l’incolumità dei figli e ovviamente anche la propria.
La bomba ha messo loro molta paura e dunque si sono decisi a raccontare nei minimi dettagli, settimane di minacce e il tutto è stato annotato dagli inquirenti che hanno proceduto poi all’arresto dei giovani.
Dalle indagini sono emersi dettagli davvero sconcertanti, infatti gli agenti hanno raccolto le deposizioni della coppia, che racconta di aver ricevuto gravissime minacce.
In alcune frasi messe a verbale, il gruppo diceva ai due coniugi di sapere dove andavano a scuola i figli, di conoscere il luogo di lavoro della donna, addirittura in un’occasione hanno minacciato di gambizzare l’uomo davanti alla sua famiglia. Un atteggiamento mafioso confermato anche in una frase minatoria dove uno dei ragazzi dice “Quando vedrai le nostre facce e capirai i cognomi è un’altra storia”.
Per avviare le indagini, i Carabinieri si sono concentrati sui tabulati telefonici, dopodiché tramite un appostamento sotto l’abitazione hanno potuto intervenire subito in seguito al posizionamento della bomba.
Gli agenti sono intervenuti dopo che la famiglia li aveva avvertiti della minaccia della bomba carta ed effettivamente, durante l’appostamento di questa notte, due uomini sono arrivati in auto e hanno lasciato qualcosa davanti al cancello di casa, per poi ripartire a grande velocità.
Pochi istanti dopo c’è stato il boato e l’auto è stata bloccata poco più distante. Dalla perquisizione sono stati rinvenuti degli accendini e un manganello telescopico in metallo, mentre all’interno del cortile della villetta c’erano i resti dell’ordigno, che sono stati repertati e sequestrati per ulteriori accertamenti.
Ai tre responsabili viene contestata in flagranza la tentata estorsione e ora si trovano nel carcere di Monza in attesa di processo per i gravi atti intimidatori e per le azioni che hanno messo in serio pericolo la giovane coppia e i figli.
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