La vittima avrebbe subito minacce e violenze per quattro anni, dal 2013 al 2017. In un’occasione il suo ex tentò di strangolarla, e la giovane fu costretta a ricorrere alle cure mediche.
I giudici della Corte d’Appello de L’Aquila lo hanno condannato a due anni nell’ambito di un processo con rito abbreviato.
Aveva tentato di strangolare la sua ex, costringendola a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. Per le
botte e gli atti persecutori nei confronti della donna che aveva deciso di troncare la loro relazione, un 32enne di Castel di Sangro (L’Aquila) ha patteggiato la pena di due anni di reclusione al cospetto dei giudici della Corte d’Appello dell’Aquila. La vittima avrebbe subito minacce e violenze per quattro anni, dal 2013 al 2017. In un’occasione il suo ex avrebbe tentato di strangolarla, costringendola poi al ricovero in ospedale.
La donna era ormai succube delle minacce e delle persecuzioni dell’indagato, tanto che per uscire e andare a lavoro, era stata spesso costretta a chiedere a parenti e ad amici di farsi accompagnare.
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