Nel nostro Paese sono tredici le Regioni che stanno già utilizzando i posti letto di terapia intensiva che dovrebbero essere dedicati ai pazienti non Covid-19. Questo dato è emerso durante la 27esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altmes) dell’Università Cattolica.
Le regioni che stanno già utlizzando posti in terapia intensiva non dedicati al Coronavirus sono: Provincia autonoma di Bolzano, Lombardia, Umbria, Toscana, Marche, Puglia, Liguria, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Abruzzo, Calabria, Campania e Basilicata.
Le percentuali dei posti letto utilizzati in terapia intensiva
La Pa di Bolzano, in particolare, sta utilizzando più del 40% della propria dotazione strutturale di posti letto in TI. A seguire la Lombardia (38,56%) l’Umbria (31,43%), la Toscana (23,55%), le Marche (22,61%), la Puglia (16,78%), la Liguria (12%), l’Emilia Romagna (10,47%), la Valle d’Aosta (10%), l’Abruzzo (8,94%), la Calabria (3,42%) e la Campania (1,49%). La Basilicata, invece, nonostante abbia raggiunto la massima saturazione della capacità extra, al momento non utilizza le altre terapie intensive per i pazienti Covid-19.
Da fine ottobre quasi il 45% dei posti in terapia intensiva sono occupati da pazienti Covid-19
“Il tasso di saturazione dei posti letto in terapia intensiva continua a crescere, rispetto alla settimana precedente, di 14,8 punti percentuali considerando la dotazione di posti letto in terapia intensiva pre Dl 34/2020 e di 9 punti percentuali considerando la dotazione post Dl” ha spiegato Americo Cicchetti, professore ordinario di Organizzazione aziendale dell’Università Cattolica e coordinatore del gruppo.
“In altre parole al 28 ottobre 2020, considerando la dotazione delle Regioni pre Dl 34, il 44,7% dei posti letto in terapia intensiva sono occupati da pazienti Covid-19. Questa percentuale scende al 27,3% se consideriamo la dotazione a regime prevista dal già citato decreto”.
Le Regioni prossime alla saturazione
Prossime alla saturazione delle TI diverse altre Regioni: la Sardegna (97,93%), il Piemonte (93,95%), la Sicilia (87,06%), la Pa di Trento (84,62%) il Lazio (78,62%) e il Friuli-Venezia Giulia (72,73%). In Veneto è utilizzato il 45% della capacità extra. Il Molise, al momento, non ha implementato alcun posto aggiuntivo.