Picchiato e offeso con insulti omofobi: accade a Terracina ad agosto, quando la vittima è stata aggredita in un bar. Ora, quattro colpevoli sono stati arrestati, mentre un quinto è ancora non identificato.
Continuano gli episodi di violenza omofoba in Italia, uno degli ultimi a Terracina ad agosto, dove in quattro hanno picchiato e insultato un ragazzo in un bar.
Oggi arriva la notizia che i quattro colpevoli sono stati presi e arrestati dai carabinieri locali, dopo che il giovane ha fornito l’identikit. Ancora non è stato identificato, invece, un quinto componente della banda.
Arriva questa mattina la notizia che i carabinieri di Terracina hanno arrestato quattro persone, tutte maggiorenni, che ad agosto in un bar hanno offeso con pesanti insulti omofobi e picchiato un giovane che era lì a fare colazione.
In questi mesi, i carabinieri hanno effettuato indagini per risalire ai colpevoli, dopo la denuncia della vittima, usufruendo anche delle immagini della telecamera del bar.
Quattro persone sono state arrestate e, pare, avessero già tutte precedenti penali.
Le accuse sono di reato di lesioni aggravate, alle quali dovranno rispondere tramite un processo.
In questo bar di Terracina, lo scorso 30 agosto, gli accusati hanno agito in gruppo, in cui c’era anche una quinta persona ancora non identificata.
Hanno cominciato a minacciare il ragazzo, mentre faceva colazione, con frasi omofobe e minatorie, fino a quando non hanno cominciato a colpirlo duramente, con pugni e calci.
La vittima ha riportato, dopo le percosse, un trauma cranico con ferite anche alla testa, oltre a contusioni multiple su tutto il corpo.
Al momento, il quinto componente di questa banda criminale non è stato ancora trovato dalle forze dell’ordine.
Ma intanto dei quattro indagati tre sono agli arresti domiciliari, in attesa di sentenza, mentre il quarto, che era l’unico incensurato, dovrà presentarsi dai Carabinieri quattro volte a settimana.
Questo non è l’unico episodio isolato di omofobia in Italia, anzi, è solo uno degli ultimi accertati nel nostro Paese.
Infatti, secondo l’ultimo sondaggio effettuato dall’Unione Europea, rivela che in Italia il 92% delle persone LGBTQ+ viene discriminata a causa dell’orientamento sessuale.
Una percentuale altissima, visto che nel nostro Paese sono oltre 20mila le persone che fanno parte di questa comunità.
Un dato che vede l’Italia come uno dei Paesi più omofobi al mondo. Ben tre persone su quattro sono state minacciate e, inoltre, hanno paura di mostrare il proprio orientamento sessuale in pubblico.
Anche sul lavoro questo sta diventando un problema: secondo i dati ISTAT, una persona su cinque non frequenta i propri colleghi al di fuori del contesto lavorativo, per evitare di rivelare il proprio orientamento sessuale.
Gli episodi di violenza omofoba, inoltre, aumentano sempre di più invece di diminuire: parliamo non solo di percosse e aggressioni fisiche, ma anche verbali, messaggi denigratori, insulti e discriminazioni.
Una situazione critica, che in tanto cercano di portare alla visione del governo, che dovrebbe prendere una direzione chiara e decisiva per tutelare la salute sia fisica che mentale delle persone LGBQT+.
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