In provincia di Palermo, a Terrasini, un uomo di 60 anni ha fatto irruzione al palazzo del Comune con la minaccia di dare fuoco allo studio del Primo cittadino e su se stesso se non gli vengono erogati degli aiuti dato che a partire da oggi gli hanno sospeso il reddito di cittadinanza.
Il mese di luglio, per molti fruitori, è stato l’ultimo pagamento del tanto caro reddito di cittadinanza. Sono stati in molti, questa mattina, a ricevere un sms da parte dell’INPS dove comunicava che il sussidio sarebbe stato sospeso.
Cosa è successo a Terrasini
Questa mattina, a Terrasini, in provincia di Palermo, in concomitanza con la sospensione del reddito di cittadinanza, un uomo di 60 anni ha deciso di fare irruzione nello studio del Sindaco, minacciando di gettare benzina a terra e su se stesso.
“Brucio il Comune se non mi aiutate”.
Sarebbero state queste le sue parole dette al Primo cittadino, Giosuè Maniaci, il quale ha allertato subito le forze dell’ordine che prontamente sono intervenuti, riuscendo a bloccare in tempo la follia dell’uomo a cui è stato sospeso il reddito di cittadinanza.
Il 60enne, in forte stato confusionale, successivamente, è stato accompagnato presso l’ospedale di Partinico per accertamenti.
Le dichiarazioni del Primo cittadino
Dopo che l’uomo di 60 anni, disoccupato, ha creato momenti di panico presso il palazzo del Comune, minacciando di darsi fuoco, perché gli è stato sospeso il reddito di cittadinanza, il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci ha rilasciato delle dichiarazioni, spiegando che in questi giorni i messaggi inviati ai cittadini stanno creando confusione.
“I percettori che si sono visti togliere il reddito di cittadinanza vengono sollecitati a rivolgersi ai Comuni. È chiaro che i Comuni da soli, se non c’è uno strumento legislativo, se non c’è il governo, se non c’è un intervento della Regione, non possono essere in grado di aiutare tutte queste famiglie che hanno goduto del sussidio”.
Queste le parole rilasciate dal Sindaco il quale ha spiegato che materialmente non riesce a soddisfare la richiesta di ogni singolo cittadino, aggiungendo di essersi trovato più volte, in passato, ad avere un dialogo con l’uomo che ha minacciato di darsi fuoco, proponendogli delle offerte di lavoro ma il 60enne è stato costretto a dover rinunciare a causa di problemi fisici che lo costringono ad avere mobilità ridotta.
Il cittadino di Terrasini, non è stato l’unico ad aver ricevuto un messaggio da parte dell’INPS, in cui gli veniva comunicato che il mese di luglio sarebbe stato l’ultimo per la fruizione del reddito di cittadinanza.