Sale ancora il numero delle vittime a seguito dei terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria nella giornata di lunedì 06 febbraio 2023. Erdogan ammette che c’è stato un ritardo nei soccorsi.
È ancora disperso l’imprenditore italiano Angelo Zen, non è però l’unico italiano ce ne sono altri sei di cui si sono perse le tracce dopo il terremoto. Moltissime delle aree colpite dal terremoto in Siria risultano essere irraggiungibili. Nelle scorse ore donne e bambini sono stati tratti in salvo dalle macerie, a due giorni dal crollo.
Terremoti in Turchia e Siria continuano le ricerche dei dispersi
Ad oggi ancora risultano dispersi i sei italiani di origine siriana, tre adulti e tre minori, e l’imprenditore Angelo Zen. Di Angelo Zen si sono perse le tracce da giorni, l’uomo si trovava a Kahramanmaras, la città turca in cui si è registrato l’epicentro del sisma ed è stata completamente rasa al suolo dal terremoto.
L’uomo doveva avere un incontro con un suo socio turco per discutere di alcune questioni lavorative, incontro che però è stato cancellato a causa degli eventi. A spiegarlo è il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
I sei italiani dispersi di origine siriana, erano tre adulti e tre minori, al momento del terremoto si trovavano nella città di Antiochia, anche di loro si sono perse le tracce e non si hanno più notizie dal terremoto.
Anche la città di Antiochia è stata duramente colpita e devastata dal terremoto quasi tutti gli edifici sono stati rasi al suolo, e quei pochi che sono rimasti in piedi sono gravemente danneggiati. Proseguono senza sosta le attività di soccorso per riuscire ad estrarre persone ancora in vita sotto le macerie.
Le operazioni di soccorso
Continua imperterrito a salire il numero delle vittime che fino ad oggi è arrivato a superare i 15 mila, il numero delle vittime comprende sia quelle che sono state ritrovate in Turchia che in Siria, tutte le vittime sono state rinvenute tra le macerie del terremoto.
Nelle ore scorse è stato estratto vivo un bambino di circa 12 anni, dopo 60 ore sotto le macerie, nella zona di Nurdaji. È riuscito a rimanere vivo grazie alla formazione di una camera d’aria sotto le macerie dell’edificio in cui si trovava, riuscendo perciò a respirare fino all’arrivo dei soccorsi.
Il giovane è stato trasportato subito in ospedale, mentre poco distante da lui è stato rinvenuto il corpo senza vita di sua madre.
Continuano a registrarsi scosse di terremoto nell’intera zona, secondo l’Istituto geofisico statunitense USGS, sono state registrate, dopo la prima scossa, altre 125 scosse di magnitudo superiore a 4 colpendo ancora la Turchia meridionale e parte della Siria.
Sale anche il numero dei feriti che arriva a quasi 63 mila solo in Turchia, a renderlo noto è l’agenzia per le emergenze e i disastri di Ankara, e a riportare la notizia è stata la TV di Stato Trt. Secondo le agenzie turche finora il numero delle vittime registrate nella sola Turchia è di 12 391.