Il terremoto che si è verificato questa mattina nella zona dei Campi Flegrei con un magnitudo di 4.2 è il più forte che sia stato registrato negli ultimi 40 anni, a parlarne è l’esperto Mauro Antonio Di Vito. L’evento si è verificato durante uno sciame sismico nella zona che ha avuto inizio da ieri mattina alle ore 5 e che ha visto più di 60 scosse di terremoto in 24 ore, anche se di bassa entità.
Tanta la paura questa mattina tra la popolazione, l’intensità del terremoto di questa mattina alle ore 3:35 è stata così forte da essere avvertita a Napoli e nei Comuni vicini. A lavoro ci sono al momento le squadre specializzate che si stanno occupando di eseguire le misurazioni di temperature e emissioni di gas. La situazione è continuamente monitorata dall’Ingv.
Da ieri mattina, 26 settembre 2023, la zona dei Campi Flegrei è interessata da un intenso sciame sismico caratterizzato da numerose scosse di terremoto di varia entità.
In seguito al primo evento che si è registrato alle ore 5 del mattino ne sono seguiti circa 60 in 24 ore, tutti con un’intensità inferiore.
Questa mattina alle ore 3:35 si è registrata una forte scossa di terremoto con epicentro nella zona dei Campi Flegrei con un magnitudo di 4.2, la più potente che si è registrata negli ultimi 40.
A riportare la notizia che quello di questa mattina è stato il terremoto più forte che si sia registrato, nei pressi di Napoli, negli ultimi 40 anni è stato Mauro Antonio Di Vito che è il direttore dell’Osservatorio Vesuviano presente nell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Secondo le sue dichiarazioni rilasciate all’Ansa, il sisma si inquadra in quella che è una dinamica bradisismica che è presente nell’area da sempre ma che negli ultimi giorni ha avuto una “lieve accelerazione”.
Questo vuol dire che non si è interrotta, anzi prosegue e che la velocità di sollevamento del suolo sta pian piano aumentando l’intensità.
L’attenzione sulla situazione attuale nelle aree interessate è altissima e da quanto dichiarato da De Vito sono già partite e si sono messe in azione diverse squadre che si occuperanno di fare i controlli.
I controlli riguarderanno soprattutto le aree considerate più sensibili, tra cui Solfatara e Pisciarelli. Le squadre si occuperanno anche di rilevare le misure necessarie in particolare quelle delle emissioni dei gas e delle temperature.
Su tutta l’area dei Campi Flegrei sono attive, senza interruzioni e quindi h24, le stazioni di rilevamento dell’Ingv che continuano a monitorare la situazione minuto per minuto.
Secondo i dati che si hanno in possesso ora non ci sono state variazioni significative su altri fenomeni legati al bradisismo.
Il forte terremoto di questa mattina, il più intenso degli ultimi 40 anni, è dovuto al fatto, secondo l’esperto, che ci sono parti della crosta terreste in grado di accumulare maggiore energia e quindi generano terremoti più intensi.
In riferimento poi al terremoto di magnitudo 3.8 che si era registrato il 7 settembre 2023, Di Vito ha chiarito che ci sono alcune differenze tra i due eventi anche se entrambi si sono verificati durante un intenso fenomeno bradisismico e durante uno sciame.
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