Radio Maria ha deciso di scusarsi pubblicamente e di sospendere la trasmissione di padre Giovanni Cavalcoli, il sacerdote che nel corso di una recente puntata mandata in onda dalla nota emittente radiofonica cattolica, aveva affermato che il terremoto in Centro Italia era stato diretta conseguenza del castigo di Dio per le unioni civili approvate con la Legge Cirinnà. Il frate domenicano ha comunque ribadito la sua posizione confermando quanto asserito via radio, nonostante le immediate polemiche scatenate in Vaticano.
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“Radio Maria – scrive l’emittente diretta da don Livio Fanzaga – ritiene inaccettabile la posizione di padre Giovanni Cavalcoli riguardante il terremoto e lo sospende con effetto immediato dalla sua trasmissione mensile. Tale posizione non è in linea con l’annuncio della misericordia che è l’essenza del cristianesimo e dell’azione pastorale di papa Francesco”.
E ancora: “Radio Maria si scusa se tali espressioni possono aver offeso la sensibilità dei fratelli terremotati ed esprime loro piena solidarietà e vicinanza nella preghiera. Radio Maria assicura, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate per far sentire loro la vicinanza di tutta la Chiesa”.
Dal Vaticano è giunta subito la condanna per le affermazioni andate in onda su Radio Maria, tanto che mons. Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato ha dichiarato a caldo: “Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede, datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo”. E in conclusione lancia una sorta di appello benedizione: “I terremotati ci perdonino, a loro solidarietà del Papa”.