Non c’è pace per le terre martoriate dal terremoto del 24 agosto. Nelle prime ore del mattino del 1 settembre si sono registrate nuove forti scosse ad Amatrice e ad Arquata del Tronto: intorno alle 5:53 è stata registrata una scossa di magnitudo 3.6 con ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro 2 km da Amatrice, 9 da Campotosto (L’Aquila) e 10 da Accumoli (Rieti). In precedenza, alle 3:55 una scossa di magnitudo 3.1 era stata registrata con epicentro a 6 km da Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e 9 km da Norcia (Perugia). Al momento non si segnalano nuovi crolli, ma la pioggia torrenziale che ha colpito i paesi del sisma sta aggravando una situazione già molto difficile. Nel frattempo, la politica ha risposto all’emergenza e ha nominato Vasco Errani commissario straordinario per la ricostruzione: l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna si era già occupato della ricostruzione dopo il sisma che colpì la sua regione nel 2012. Matteo Renzi ha poi voluto ribadire che i soldi per ricostruire i paesi ci sono e che sarà tutto controllato al centesimo.
La terra ha continuato a tremare in Centro Italia anche nei giorni scorsi: solo 24 ore fa si sono registrate nuove forti scosse di terremoto tra Ascoli Piceno e Macerata, la prima con magnitudo 3.8, registrata alle 13,26, la seconda di 3.5 mezz’ora più tardi. Tanta la paura tra gli abitanti di Ascoli e anche di Norcia dove le case e gli edifici hanno iniziato a tremare: sono circa 40 le scosse di assestamento che si sono susseguite solo nel corso dell’ultima notta, dopo la più forte di 3.1 con epicentro a Perugia.
Sale il numero delle vittime
Nel frattempo, sotto una pioggia torrenziale, ad Amatrice si è continuato a scavare tra le macerie. Il paese più colpito ha visto anche aumentare il numero delle vittime del sisma del 24 agosto. Non ce l’ha fatta Filippo Sanna, giovane 23enne rimasto ferito gravemente la notte del 24 agosto, intrappolato per ore sotto le macerie di casa con la famiglia: ricoverato all’ospedale di Pescara, è morto nella tarda mattinata di mercoledì 31 agosto, a una settimana esatta da quella notte terribile. Salgono così a 293 le vittime accertate del terremoto.
Estratto il corpo di una vittima dell’hotel Roma
I soccorritori hanno estratto anche il corpo di un’altra vittima dell’hotel Roma di Amatrice, la città che paga il prezzo più alto in termini di vite umane e che ieri ha dato l’ultimo saluto a 37 suoi cittadini con funerali solenni, i primi che si sono tenuti nel borgo devastato dal sisma.
Indagini in corso
I lavori di recupero continuano incessantemente, così come i controlli contro gli sciacalli che cercano di portare via dalle case sventrate i pochi averi rimasti a chi è sopravvissuto. L’hotel Roma così come la scuola e gli altri edifici pubblici sono ora nel mirino della magistratura. Il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, ha parlato ai giornalisti in una conferenza stampa in cui ha chiarito che è troppo presto per avere tutti i dati.
“Al momento la Procura di Rieti non ha ancora acquisito dati sugli edifici crollati e i sequestri degli edifici sono stati effettuati su iniziativa del Corpo Forestale dello Stato per quelle strutture che non intralciano le operazioni di soccorso“, ha specificato il procuratore che ha escluso, al momento, indagini congiunte tra la magistratura ordinaria e l’Autorità Anticorruzione, “che procede di sua iniziativa“. A una settimana dal sisma “non ci sono ancora indagati e tanto meno non si possono fare ipotesi sull’assenza di collaudi o sui materiali utilizzati per stabilire le cause dei crolli. Si dovranno aspettare che tutti i documenti vengano recuperati“, ha concluso.
Nel frattempo gli inquirenti si stanno muovendo per ricostruire la storia di quegli edifici che sono letteralmente crollati al suolo la notte del 24 agosto. Nel mirino della Guardia di Finanza, al lavoro con il Nucleo speciale anticorruzione delle Fiamme gialle e i Nuclei di polizia tributaria di Rieti, Torino e Bari, sono finiti 21 appalti pubblici, tra cui quello della scuola Capranica e dell’ospedale di Amatrice: a essere sotto esame sono in particolare le consulenze per cui sono state spesi la metà dei fondi erogati per la messa in sicurezza.
Perquisizioni sono state fatte anche nella sede della Regione Lazio, la Provincia di Rieti, il Genio civile, il consorzio appaltatore e le ditte che hanno eseguito i lavori di ristrutturazione della scuola di Amatrice: stando alle prime notizie arrivate dal fascicolo aperto dall’Anac, la società che aveva fatto eseguito le ristrutturazioni, non aveva i certificati per i lavori anti sismici.
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