Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata vicino L’Aquila alle 17:14. L’epicentro risulta Capitignano, a 22 km a nord-ovest del capoluogo abruzzese. La scossa, a 14 chilometri di profondità, è stata avvertita in particolare nei comuni di Capitignano, Montereale, Campotosto, Barete e Cagnano Amiterno. Paura anche a L’Aquila, Amatrice, Rieti, Terni e in molti altri paesi dell’Abruzzo e delle Marche. Poco dopo è stata registrata un’altra scossa di intensità inferiore (magnitudo 2.8).
La terra torna dunque a tremare dopo il violento sisma che, prima ad agosto poi a ottobre, ha distrutto il Centro Italia. La scossa di martedì 29 novembre non sarebbe però legata alle precedenti, ma farebbe parte di una nuova sequenza. Lo ha detto il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica (Ingv) Alessandro Amato: “Sicuramente è un’altra struttura, che si era attivata già da qualche giorno con altre scosse minori. Non possiamo sapere se ci sarebbe stata ugualmente la scossa di oggi se non ci fossero state quelle di agosto e ottobre. È probabile comunque che, avendo oltretutto un meccanismo simile, il terremoto nel centro Italia abbia contribuito ad attivare questa nuova sequenza”.