Calcinacci sull’asfalto, palazzi che crollano in pochi secondi e migliaia di persone che si riversano in strada. Ha tremato ancora la terra in Croazia, colpita alle 12.20 di stamattina da uno dei terremoti più violenti mai registrati: quattro volte più energetico di quello di Amatrice.
L’epicentro è stato registrato a Petrinja, a circa 40 km a sud est di Zagabria, dove sono crollati un ospedale e un asilo. Nei crolli sarebbe stata coinvolta una ragazzina di 12 anni, che, al momento, è l’unica vittima accertata. La scossa di magnitudo 6.4 è stata avvertita anche in Italia lungo la costa adriatica da Trieste all’Abruzzo e in tutto il Nord, dal Veneto a Milano.
Forte scossa anche a Verona
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro nella zona del Veronese, è stata avvertita alle ore 15.36 in molte zone del Nord Italia, anche a Milano. Poco prima erano state registrate altre due scosse con epicentro vicino a Salizzole, sempre in provincia di Verona: la prima, di magnitudo 3.4, è stata registrata alle 14:02, la seconda, di magnitudo 2.8, alle 14:44. Le due scosse più potenti, quella croata e la più violenta del Veronese, sono state chiaramente avvertite dal Friuli al Molise e hanno scatenato paura soprattutto tra gli abitanti degli appartamenti ai piani alti.
Situazione drammatica a Petrinja
“Le prime scene di Petrinja sono davvero drammatiche, ci sono molte macerie“, si legge sul sito di Radio Sarajevo. In un tweet la Croce Rossa Croata parla di “situazione molto grave“. Intanto, il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic, ha riferito che metà della città è distrutta: “È terribile, ci sono morti e feriti, abbiamo visto una bambina morta in una piazza, il centro è distrutto. È un disastro“. Il governo ha immediatamente mobilitato l’esercito, inviando nella città colpita dal sisma un primo contingente di 300 militari.