L’Italia continua a tremare e, questa volta, lo fa in Sicilia. A tremare sono le zone alle pendici dell’Etna. Uno sciame sismico è stato registrato, la notte scorsa, con scosse di diversa entità e forza.
La più forte è stata di 3.1 gradi ed è stata nettamente avvertita dalla popolazione. Cerchiamo di capire insieme cosa è successo.
La terra trema in Sicilia e, in particolar modo, alle pendici dell’Etna. Questa notte, intorno alle ore 00.15, una prima scossa di terremoto, di magnitudo 3.1, è stata nettamente avvertita anche dalla popolazione. Diversi paesi alle pendici del vulcano sono stati svegliati di soprassalto e, stando a quanto osservato anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’ipocentro del sisma è stata individuato a 1,6 chilometri a nord di Zafferana Etnea a una profondità di 2,8 chilometri.
Ma non è stata la sola scossa che è stata registrata. I sismografi, infatti, hanno registrato un vero e proprio sciame sismico, fatto di 14 scosse, che si sono susseguite per tutta la notte, a seguito della prima che, come abbiamo detto, è stata la più forte e registrata intorno alle ore 00.15.
Le scosse successive sono state più lievi rispetto alla prima. In tutto ne sono state registrate 14 di scosse ed erano comprese fra 1.0 e 1.7 gradi. Ancora una volta, e per tutte le 1 scosse, gli ipocentri sono stati individuati fra i comuni di Zafferana Etnea e quello di Linera, entrambi in provincia di Catania.
Il sisma di minore intensità è stato registrato intorno alle ore 00.42. stando a quanto riferito anche dalla Protezione Civile e dalle Forze dell’ordine, al momento non sono registrati danni a persone o cose ma sono, comunque, in corso, dei controlli.
Come dicevamo, il sisma è stato nettamente avvertito dalla popolazione, soprattutto la prima scossa, quella avutasi poco dopo la mezzanotte e che è stata registrata, sia dall’Osservatorio etneo, quanto anche dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L’ipocentro è stato localizzato a 1.6 chilometri a nord di Zafferana Etnea a una profondità di 2.8 chilometri. La scossa è stata avvertita da tutta la popolazione dei comuni della zona. Sono stati circa dieci quelli che l’hanno sentita nel raggio di dieci chilometri e oltre trenta quelli, invece, nel raggio di venti km dall’epicentro.
L’ultimo terremoto nella zona registrato prima dell’alba di oggi, alle ore 04.22, con epicentro a Santa Venerina, anche quest’ultimo comune in provincia di Catania.
Uno sciame sismico presente e che, come in altre zone d’Italia, ogni tanto si fa sentire anche dalla popolazione. Come il caso degli ultimi terremoti, avvertiti anche dalla popolazione, nelle zone dei Campi Flegrei, in Campania.
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