Le scosse non intendono lasciare in pace il Centro Italia e intanto, mentre centinaia di edifici sono finiti sotto sequestro, compresa la famosa scuola Romolo Capranica, si parla di un possibile avviso di garanzia al sindaco di Amatrice. Tuttavia, Sergio Pirozzi, uomo di destra eletto sindaco nel 2009 e riconfermato nel 2014, non sembra preoccuparsene affatto.
Chi l’ha conosciuto prima del terribile sisma che lo scorso 24 agosto ha colpito l’Italia Centrale, sa che il primo cittadino di Amatrice è senza dubbio un uomo tosto, sanguigno, che proprio a riguardo dell’eventualità di ricevere un avviso di garanzia, ha risposto senza peli sulla lingua: ‘Se mi arriva oppure no l’avviso di garanzia per il sisma? Sarebbe un atto dovuto. Ma me ne frego. Ho fatto tutto in regola per la scuola, e infatti ci vanno i miei figli, e sul resto’.
Sergio Pirozzi è anche un uomo che sa come attirare i riflettori su di sé, non a caso, il giorno dopo la tragedia, ha pensato bene di indossare la sua felpa blu con la scritta ‘Amatrice’ (che a suo dire: ‘E’ stata la prima cosa che ho tirato fuori da casa, quando ho abbandonato la mia abitazione’), per affrontare tutte le interviste e le apparizioni televisive. Un gesto forte, ricolmo di amore e orgoglio per il suo territorio e anche per se stesso.
Pirozzi è stato il primo grido di dolore di questo tragico sisma. Subito dopo la prima forte scossa, Amatrice è andata quasi completamente in frantumi e lui, tra le lacrime, ha comunicato all’Italia intera: ‘Amatrice non esiste più’.
Il suo ‘protagonismo’ è poi continuato nei giorni a seguire, quando ha voluto rivolgersi ai benefattori italiani: ‘Voglio dire a tutti quelli che ci aiutano: più che latte e panini, ci servono soldi’.
Ma chi è realmente Sergio Pirozzi?
Eletto sindaco per la seconda volta nel 2014, ha un passato da consigliere provinciale di An. Inoltre, da circa un anno e mezzo è presidente dell’Associazione dei comuni dimenticati. Questa lotta, la sta conducendo con tutta la passione che conosce, ora più che mai. C’è un concetto che ripete di frequente: ‘Mandate un messaggio di positività: se non c’è positività i piccoli centri si spopolano e le città non ce la fanno più’. Lui vive un amore davvero viscerale per Amatrice e i suoi abitanti, per questo ha già messo le mani avanti: ‘Se i tecnici della ricostruzione sbagliano, glielo diciamo senza paura. E se sbagliano, pagheranno’.
Pirozzi è anche un buon allenatore di calcio: in passato ha seguito il Rieti in serie C2, poi è stato vice allenatore dell’Ascoli in serie B.
Sergio, detto ‘il Sanguigno’, ritiene di essere il simbolo dell’Italia buona, quella che combatte le avversità.
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