Violento terremoto nella notte nel nord del Cile dove si è registrata una scossa di magnitudo 8.2 nei pressi dell’area mineraria di Iquique, sulle coste settentrionali del Paese. L’epicentro è stato localizzato a 95 km a nord-ovest di Iquique, capoluogo della regione di Tarapaca. Cinque al momento le vittime accertate, 4 uomini e una donna, sorpresi dai crolli. La scossa si è verificata alle 18.46 ora locale (1.46 in Italia) a 20 km sotto il livello del mare ed è stata avvertita anche in Bolivia e Perù, oltre alla provincia di Mendoza, in Argentina, al confine con il Cile. Scattato anche l’allerta tsunami per i paesi che si affacciano sull’oceano (Cile, Perù, Ecuador, Hawaii e Colombia). A un’ora dalla scossa infatti si sono avute onde di tsunami alte due metri a Pisagua, nel nord del Paese, a circa 1.800 km da Santiago.
Migliaia di persone si sono riversate in strada nelle città, mentre l’allerta tsunami rimarrà in vigore in tutto il paese per almeno altre sei ore, come ha spiegato il ministro degli Interni cileno Rodrigo Penailillo.
Nonostante la preoccupazione, la presidente Michelle Bachelet, ha dichiarato che nelle prime fasi del sisma la popolazione si è comportata bene e non ci sono al momento notizie di saccheggi. In corso i controlli sugli edifici della zona colpita, mentre arriva la notizia della fuga di alcune detenute da un carcere femminile di Iquique.
A preoccupare sono le onde dello tsunami. “In genere le prime onde non sono quelle più distruttive”, ha spiegato il responsabile della protezione civile (Onemi), Ricardo Toro. La popolazione delle coste, su tutti i 4.300 km, è stata evacuata dopo che le prime onde di due metri si sono abbattute sulle spiagge a nord.
L’attività tellurica era iniziata qualche giorno fa: il 16 marzo una scossa di magnitudo 6.6 aveva spinto le autorità all’evacuazione di 100mila persone. I precedenti in Cile sono molti e devastanti: nel 2010 un terremoto di intensità 8.8 scatenò uno tsunami che si era abbattuto sulle coste centro-meridionali del Paese, distruggendo 220mila abitazioni e causando 500 vittime. Proprio in Cile si è registrato il più forte terremoto: nel 1960 una scossa di magnitudo 9.7 uccise 5mila persone.