FOTO: ANSA
Terremoto in Cina, nella provincia del Sichuan: la prima forte scossa di magnitudo 7 (6.5 seconod l’Usgs, 6.3 secondo l’Ingv) della scala Richter è stata registrata ieri alle ore 21.19 (le 15.19 in Italia). Il sisma ha generato ingenti danni al territorio e ha provocato almeno tredici morti. I feriti sembrano essere 175, anche se si tratta di un numero non definitivo e destinato inesorabilmente a crescere. Alla prima forte scossa di terremoto, ne sono seguite altre due importanti e un centinaio circa di altre scosse minori di assestamento di magnitudo inferiori al quarto grado della scala Richter.
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All’una e 27 (ora italiana), la terra in Cina è tornata a tremare, da nord a sud: una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6.3 della scala Richter ha colpito la zona occidentale del Paese, vicino alla città di Yining nella provincia di Xinjiang, quasi al confine con il Kazakistan. L’epicentro del terremoto si trova a 137 km a nord-est della città di Yining, dove vivono oltre 500.000 persone. Questo terremoto, al quale inizialmente era stata attribuita una magnitudo di 6.5, ha avuto un ipocentro a 26 km di profondità; l’epicentro è stato localizzato geograficamente a circa 60 km a ovest-sudovest del villaggio di Todok e 225 a est della kazaka Zharkent.
Dopo questa seconda forte scossa, ne è seguita un’altra di magnitudo 5.2 della scala Richter, a 12 minuti di distanza.
L’area più colpita dallo sciame sismico verificatosi in Cina è la contea di Jiuzhaigou, dove si trova un parco nazionale famoso per le sue cascate e le formazioni carsiche. Qui, ogni giorno si avventurano migliaia di turisti. L’agenzia di stampa Xinhua ha dichiarato che sei delle vittime del terremoto erano visitatori dell’area protetta.
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto di compiere ‘sforzi a tutto campo per organizzare in modo rapido i soccorsi e aiutare i feriti’. Nel frattempo, circa 31.500 turisti sono stati allontanati dalla zona colpita dal terremoto. Molti hanno già raggiunto l’aeroporto di Jiuzhaigou, in attesa dei voli, purtroppo però si stanno registrando numerosi ritardi.