Terremoto in Italia Centrale: le storie di chi si è salvato

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Dopo la scossa di magnitudo 6 che ha ferito l’Italia Centrale nel cuore della notte, i soccorritori non smettono di scavare, nel tentativo di liberare quante più persone possibili dalle macerie. In queste ore di paura, sofferenza e lavoro intenso, iniziano a emergere le storie delle persone, gente comune, che improvvisamente si è ritrovata senza più nulla, nemmeno un tetto sotto cui ripararsi, ma che per fortuna ha tenuto salda la propria vita tra le mani.

I BAMBINI SALVATI DALLA NONNA SOTTO IL LETTO 

In una giornata così oscura, arriva una buona notizia da Pescara del Tronto, una frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, rimasta completamente distrutta dal sisma. Due bimbi di 4 e 7 anni sono stati estratti vivi dalle macerie. La nonna che era con loro nel momento in cui si è scatenato il terremoto, li ha fatti infilare sotto il letto insieme a lei. Al momento la donna è ancora sotto le macerie, ma continua a rispondere alle parole dei soccorritori, mentre tentano di liberarla.

SALVI I 50 BAMBINI DELLA CASA DIOCESANA DI AMATRICE  

Da alcuni giorni, 50 bambini si trovavano in vacanza ospiti della casa diocesana di Amatrice (Rieti), accompagnati dal parroco don Carlo Sensani. Nel corso della notte, si è temuto il peggio per loro, invece, fortunatamente, un sms all’alba ha raggiunto Michela Crociani, una delle mamme terrorizzate di aver perso le proprie figlie tra le macerie del terremoto: ‘Mamma ciao! Stiamo tutti bene. Siamo in pigiama scalzi fuori in mezzo alla campagna’. Le sue due bimbe, Giulia e Chiara Gambini di 14 e 15 anni sono sane e con loro anche gli altri 48 bambini e ragazzi della parrocchia di Chianciano Terme (Siena). Il Parroco che era con loro ha rassicurato: ‘Stiamo tutti bene, il Signore ci ha protetto’.

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