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Dopo la forte scossa di terremoto che ha sconvolto l’Italia Centrale, immediatamente si è attivata la complessa macchina dei soccorsi. Da diverse ore ormai si scava tra le macerie, nel tentativo di liberare quante più persone possibili. In queste ore concitate, la solidarietà si estesa ben oltre il confine italiano: il presidente russo Vladimir Putin si è dichiarato pronto a inviare gli uomini dell’unità ‘Tsentrospas’ e il complesso diagnostico mobile ‘Struna’ nelle zone colpite dal sisma.
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L’eco del terremoto che ha colpito l’Italia al cuore è giunto sino in Russia: nel corso della mattinata infatti, Mosca ha fatto recapitare nello Stivale due telegrammi, nei quali ha espresso la sua solidarietà al nostro Paese e la sua disponibilità a ‘offrirci’ l’esperienza dei suoi soccorritori per ‘liquidare le conseguenze del sisma’.
Nella prima comunicazione, Vladimir Putin ha porto le proprie condoglianze a Matteo Renzi, il presidente del Consiglio Italiano: ‘La Russia condivide il dolore della popolazione italiana, ed è pronta ad assicurare la necessaria assistenza per affrontare l’emergenza successiva al terremoto’.
Nella seconda, proveniente dalla task-force russa, numero uno negli interventi in stato di calamità naturale, il ministro delle Situazioni di Emergenza russo Vladimir Puchkov si è rivolto direttamente al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, offrendo ‘assistenza pratica all’Italia nelle operazioni di rimozione delle macerie e di ricerca dei dispersi’.
La Russia è pronta a inviare gli uomini dell’unità ‘Tsentrospas’ e il complesso diagnostico mobile ‘Struna’, noto per essere dotato di attrezzature dalla tecnologia avanzata: grazie a quest’ultime sarebbe possibile effettuare una stima precisa e dettagliata dei danni riportati dalle strutture presenti nella zona colpita dal sisma.
Anche nel 2006, quando si verificò il terribile terremoto dell’Aquila, l’allora Ministro delle Emergenze russo Sergey Shoygu , visitò le zone travolte dalla calamità naturale.