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Il Molise torna a tremare dopo il terremoto del 14 agosto. Nella serata del 16 una scossa di magnitudo 5.1 è stata registrata alle ore 20.19 a 4 chilometri da Montecilfone, in provincia di Campobasso. L’epicentro, come segnala dall’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia, è stato localizzato a una profondità di 9 chilometri. La scossa è stata seguita da altre minori, con una replica forte alle 22.22, di magnitudo 4.5 , anche questa è stata chiaramente avvertita a Roma, Napoli, Bari, Pescara. “La gente si è impaurita ed è scesa in strada ma non ci sono segnalazioni di danni alle persone. Qualche muro vecchio è crollato, ma era già danneggiato”, racconta il sindaco di Montecilfone Franco Pallotta.
Intanto si segnala la chiusura in via precauzionale del tratto di strada statale 647 ‘Fondo Valle del Biferno’ per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura stradale da parte dei tecnici Anas. Ulteriori accertamenti proseguiranno questa mattina sull’intera tratta stradale, dal km 47.600 al km 63.400. Il traffico è deviato sulla statale 87 ‘Sannitica’.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che levoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800 841 148.
Dal Lazio alla Puglia, passando per Campania, Marche e Abruzzo: il terremoto in Molise è stato sentito in diverse regioni, causando per ora solo la caduta di alcuni cornicioni e tanta paura tra la popolazione. Anche la protezione civile del Molise non ha notizie di danni. Intanto sono in corso le verifiche con i sindaci di una ventina di comuni coinvolti.
Dopo l’evento sismico delle 20.19, l’Ingv ha registrato dieci repliche più lievi nella zona: di magnitudo 2.8 a sei chilometri da Montecilfone alle 20.26; 3.0 a 6 chilometri da Guglionesi alle 20.30; 2.5 a 4 chilometri da Guglionesi alle 20.30; 2.5 a 4 chilometri da Guglionesi alle 20.38; 3.0 a 5 chilometri da Montecilfone alle 20.43; 2.1 a 6 chilometri da Montecilfone alle 20.45; 2.5 a 4 chilometri da San Giacomo degli Schiavoni alle 20.58; 2.0 a 6 chilometri da Montecilfone alle 21.08; 2.0 a 4 chilometri da Guardialfiera alle 21.11; 2.0 a 4 chilometri da Palata alle 21.11.
Una nuova scossa di magnitudo 4.5 è avvenuta a 4 chilometri da Montecilfone (CB) alle 22.22 ad una profondità di 9 km. E ancora una scossa di magnitudo 3.1 all’1.02 di questa notte con epicentro a 5 km da Montecilfone. L’ultima scossa è stata registrata questa mattina alle 7.07 con magnitudo 2.5 a 6 km da Montecilfone (CB) e ad una profondità di 10 km.
Terremoto nelle Marche
E questa mattina la terra ha tremato anche nelle Marche. Una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata alle 6.12 sulla Costa Marchigiana Anconetana (Ancona). Il sisma è stato localizzato dall’Ingv ad una profondità di 8 km, con epicentro a 9 km da Ancona.
La situazione in Campania
Anche la Protezione civile della Regione Campania che ha immediatamente attivato la macchina operativa con un monitoraggio del territorio ma al momento non è stato rilevato nessun danno evidente a cose o persone. In particolare, i tecnici hanno provveduto a contattare i Comuni delle zone maggiormente vicine all’epicentro e, dunque, delle province di Avellino, Benevento e Caserta, nonché i vigili del fuoco. Dai riscontri, al momento, non si sono accertate criticità. La scossa è stata comunque distintamente avvertita in tutta la Campania: centinaia di telefonate pervenute alla Sala operativa della Protezione civile regionale in pochi minuti. Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, si tiene costantemente aggiornato attraverso i vertici della struttura regionale di Protezione civile. La Sala operativa è attiva h24 e prosegue il monitoraggio.