È una corsa contro il tempo quella che si sta svolgendo in queste ore sia in Turchia che in Siria, nelle zone che sono state colpite dal terremoto, si cerca di estrarre le persone ancora vive da sotto le macerie.
Fino ad ora sono state salvate circa 8 mila persone, mentre è salito a oltre 7900 il numero delle vittime. Sono migliaia i feriti e le abitazioni che sono crollate. Moltissime delle aree sono irraggiungibili soprattutto in Siria, anche l’italiano Angelo Zen è tra i dispersi.
Terremoto in Turchia: continuano imperterrite le operazioni di salvataggio
Alle prime ore del 06 febbraio 2023 c’è stato un importante terremoto che coinvolto sia la Turchia che la Siria. La scossa di terremoto è infatti stata registrata nella zona della Turchia che si trova al confine con la Siria colpendo un’area vastissima.
Sono state numerose e potenti le scosse di assestamento che si sono verificate a seguire della prima scossa di terremoto, di magnitudo 7,9, e questo insieme alla forza della prima scossa ha causato moltissimi danni sia in Turchia che in Siria con migliaia di feriti e migliaia di morti.
È in corso una vera e propria corsa contro il tempo per riuscire a salvare quante più vite possibili. Fino ad ora sono state salvate dalle macerie più di 8 mila persone, mentre il numero delle vittime è arrivato a superare le 7900.
Sono migliaia i feriti e i dispersi, tra cui anche un italiano Angelo Zen. Migliaia le abitazioni e i palazzi che sono crollati, causando moltissime difficoltà ai soccorsi. Ci sono infatti delle zone che risultano praticamente irraggiungibili.
Il Presidente della Turchia Erdoğan ha parlato di uno dei disastri più grandi della storia. Secondo una fonte di Ankara il Presidente sarà in visita oggi nelle zone colpite dal terremoto per poter conoscere la situazione da vicino e poter dare il suo sostegno al popolo.
In arrivo aiuti da tutto il mondo
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che si sono attivati per poter fornire l’assistenza necessaria anche ai terremotati della Siria, non ha intenzione però di voler collaborare con il governo in carica di Damasco.
In Turchia, gli Stati Uniti, avevano già inviato due squadre di soccorso e in queste ore si è appreso che Washington è pronto ad inviare ulteriori mezzi di assistenza per la Turchia.
Dal Messico sono in arrivo i cani da salvataggio, che sono famosi in tutto il mondo per essere addestrati e specializzati ad operare nelle zone terremotate.
A Bruxelles le bandiere sono a mezz’asta in onore delle vittime del terremoto, dal quartier generale si dicono pronti a fornire tutto l’aiuto e l’assistenza necessaria a chi ne ha bisogno. A parlare è stata Oanu Lungescu, la portavoce dell’Alleanza.
La Nato e i Paesi alleati e partner hanno inviato più di 1400 persone sul campo per poter assistere e aiutare nelle operazioni di soccorso che si stanno susseguendo ormai da due giorni.
Anche l’Italia ha fornito squadre di soccorso tra pompieri e soccorritori esperti nelle operazioni di soccorso in zone terremotate.