Si è verificato un nuovo terremoto in Turchia, dove la terra è tornata a tremare con una scossa di magnitudo 5.1.
Stavolta l’epicentro è stato nelle zone centrali e non ha provocato danni come invece ha fatto il terribile sisma del 6 febbraio scorso. Non serve essere un esperto per capire che questa è stata una delle tante scosse di assestamento che si stanno verificando dopo quel terribile evento che ha provocato, ad oggi più di 45mila vittime.
Si continua a scavare fra le macerie del terribile terremoto di magnitudo 7.9 che ha devastato la parte meridionale della Turchia e parte della Siria. Più passano le ore e più diminuiscono le possibilità di trovare persone in vita, però non ci si perde d’animo.
Come già da subito hanno affermato gli esperti, le scosse di assestamento continueranno nelle prossime settimane ed è difficile capire quando finiranno perché l’energia scatenata dal violento sisma deve essere liberata.
A tal proposito l’ultima di queste scosse è avvenuta oggi nella regione centrale del Paese, di magnitudo 5.1.
L’agenzia turca Afad, che si occupa di emergenze e disastri ambientali, ha diffuso alcune informazioni riguardo questo nuovo sisma, ovvero che l’epicentro si è verificato nel distretto di Goksun, nella provincia di Kahramanmara. Sembra che questa sia avvenuta a 12 chilometri di profondità.
Non ci sono notizie riguardanti danni a cose o persone, quindi un bilancio nettamente migliore a quello del terremoto di pochi giorni fa. Vediamo gli ultimi aggiornamenti in merito.
Era la notte fra il 5 e il 6 febbraio quando la Turchia meridionale trema in maniera impressionante con una prima scossa di magnitudo 7.9 seguita da una seconda leggermente meno intensa. Questa accoppiata tremenda ha causato il crollo di tutte le strutture che si trovavano sulla lunga faglia che si è aperta, la quale ha sconfinato nella vicina Siria.
Il numero delle vittime si è moltiplicato di ora in ora fino ad arrivare al bilancio attuale di circa 45mila, nel frattempo continua la lotta contro il tempo per trarre in salvo dai detriti coloro che sono rimasti intrappolati e sperano di essere trovati.
In questo periodo di tempo in cui autorità turche e i volontari provenienti da tutte le parti del mondo hanno lavorato e ancora lavorano per salvare vite, ci sono state belle pagine come diversi bambini tratti in salvo e addirittura un’intera famiglia, ma anche brutte come persone morte durante il trasporto in ospedale come un 12enne nelle scorse ore.
Purtroppo il bilancio attuale è destinato ad aggravarsi e sono ancora tantissimi i dispersi che mancano all’appello, in uno scenario apocalittico in cui 264mila edifici sono crollati come castelli di carta.
Il sisma è stato così forte che il suolo si è spostato di circa 4 metri. Le speranze di trovare qualcuno in vita si fanno sempre più deboli ma i miracoli sono ancora possibili. Affianco ai soccorritori che lavorano h24 è partita una gara di solidarietà in tutto il mondo per inviare aiuti economici e non solo, alle popolazioni colpite, mentre il presidente Erdogan ha ringraziato pubblicamente i Paesi, circa 100, che stanno aiutando la Turchia.
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