Dopo il terremoto in Umbria, la situazione delle zone colpite è rimasta estremamente precaria. In particolare Preci, uno dei paesi identificati come l’epicentro del terremoto, ora potrà tornare a vivere una seconda volta. A diversi mesi dal terremoto, ora Preci ha una speranza per il futuro: nei prossimi giorni infatti inizieranno i lavori di messa in sicurezza della chiesa della Madonna della Pietà, situata nel centro storico del piccolo borgo.
I lavori di messa in sicurezza della chiesa della Madonna della Pietà, di Preci, saranno coordinati dal Comune. Dopo il terremoto, oggi arriva finalmente una buona notizia. In breve tempo verranno avviati anche i lavori relativi al cimitero e alla rupe che sovrasta l’antica e preziosa Abbazia di Sant’Eutizio, operazioni necessarie per poter poi intervenire direttamente sull’Abbazia.
La presidente della Regione Umbria, e vice commissario per la ricostruzione, Catiuscia Marini, ha effettuato un sopralluogo nel Comune di Preci e nell’area dell’Abbazia di Sant’Eutizio: con lei c’erano il sindaco, Pietro Bellini, e il direttore regionale dell’area infrastrutture e lavori pubblici, Diego Zurli. La Marini, nel corso della visita, ha dichiarato: ‘Dobbiamo concentrarci su tutto ciò che c’è da fare per poter mettere il Comune di Preci, come tutti gli altri centri della Valnerina, nelle migliori condizioni per avviare al più presto la ricostruzione’.
Nel corso del sopralluogo nella zona rossa del centro storico, quella maggiormente colpita dalle scosse di terremoto, il sindaco Bellini ha spiegato alla presidente Marini il progetto di messa in sicurezza della Chiesa e tutti gli altri interventi che sarebbero necessari per poter iniziare a ridurre i confini della zona rossa, e consentire così la riapertura di attività ricettive e di ristorazione, indispensabili per la ripresa economica e sociale del comune.
Dal primo terremoto dello scorso 24 agosto 2016 infatti, l’economia delle zone colpite dallo sciame sismico, è letteralmente crollata e nonostante i sindaci dei vari Comuni coinvolti abbiano anche manifestato sotto Montecitorio, dal Governo non sono ancora arrivate quelle risposte e quegli aiuti, che sarebbero necessari per poter ripartire.
Del resto le ultime scosse di terremoto risalgono solo a poche ore fa, la terra continua imperterrita a tremare e la paura dei cittadini di queste aree si è unita ormai inesorabilmente alla disperazione.
Successivamente, la presidente ed il sindaco hanno effettuato un altro sopralluogo nell’area dell’Abbazia di Sant’Eutizio e del cimitero, gravemente colpite dalle ripetute scosse di terremoto.
Al momento, esiste un progetto di messa in sicurezza della rupe del cimitero (i primi lavori riguarderanno il recupero delle salme e la loro collocazione in un luogo più appropriato), la rimozione delle macerie ed anche una parziale delocalizzazione del cimitero. La parte storica del sito invece verrà riportata in vita, grazie a dei lavori di restauro e recupero. Al termine di tutte queste attività, sarà quindi possibile avviare la ricostruzione dell’Abbazia.
Infine, Catiuscia Marini ha visitato la frazione San Marco di Norcia, un antico borgo abbarbicato a oltre 1100 metri di altitudine. Anche qui, dopo le ultime scosse di terremoto, adesso urgono i lavori di restauro della Chiesa dell’Annunziata, del XV secolo, ed il ripristino della viabilità di accesso al borgo. Fortunatamente gli altri edifici, che sono già stati oggetto di ricostruzione a causa dei sismi precedenti, dopo le ultime scosse di terremoto non hanno riportato danni di rilievo.
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