Nuove scosse nella mattinata dopo il terremoto di ieri notte tra Umbria e Lazio. Secondo il sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la più forte è stata di magnitudo 3.4 alle 11.22, seguita da una di 2.6 e un’altra di 2. Tutte con epicentro in provincia di Viterbo. Dopo la scossa delle 11.22, la più forte, le scuole di Orvieto sono state chiuse in via precauzionale.
Paura nell’Italia centrale, la notte scorsa: la terra ha tremato alle 22.24, tra Umbria e Lazio dove si è registrata una scossa di magnitudo 4.1. L’epicentro in provincia di Terni, nei pressi di Orvieto al confine con il Lazio, più precisamente tra Castel Giorgio, Castel Viscardo (Terni) e S. Lorenzo Nuovo (Viterbo), a una profondità di 15 chilometri. Il terremoto è stato avvertito da gran parte della popolazione.
Si sono registrati piccoli danni, “piccoli cedimenti di cornicioni” a Castel Giorgio, ma la protezione civile ha chiarito che, al momento, non si registrano danno alle abitazioni.
Tanta paura tra le persone che si sono riversate in strada, la scossa è stata avvertita anche nel Lazio, a Bolsena, a Grotte di Castro e Acquapendente e nella parte più alta dell’Umbria, in provincia di Perugia verso il lago Trasimeno.
Paura anche in Toscana in alcuni centri della maremma e della Valdichiana.