L’Umbria e le Marche ripiombano nell’incubo terremoto e fa i conti con le prime conseguenze del sisma del 30 ottobre, il più forte dal 1980. Tutta la zona appenninica, da Foligno a Spoleto, passando per Norcia, conta migliaia di sfollati e crolli diffusi, con danni pesantissimi al patrimonio artistico e culturale ma anche agli edifici pubblici e privati. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha confermato che non ci sono vittime, ma che si contano una ventina di feriti lievi in tutte le zone colpite dalle ultime scosse. Secondo quanto dichiarato dalla Protezione Civile, i feriti più gravi si sono registrati a Norcia e sono già stati trasportati all’ospedale di Foligno, mentre una donna anziana è deceduta a Bevagna per un infarto dopo il sisma. Evacuate alcune strutture per anziani a Cerreto, Foligno, Cascia Acqua; il sistema viario è stato interrotto e le autorità invitano a non intasarle, mentre alcune zone sono aperte solo ai mezzi di soccorso.
La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sta coordinando tutte le operazioni di primo soccorso dalla Sala operativa del Centro regionale di Protezione civile a Foligno, dove è già in corso una riunione operativa con tutte le forze dell’ordine, alla quale partecipano il Prefetto, il Questore di Perugia, i vertici dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
La preoccupazione maggiore riguarda la verifica delle condizioni della popolazione che ha la priorità assoluta. Tutta la macchina della protezione civile, che era già in moto dal sisma del 24 agosto scorso, ha continuato la sua costante attività nelle aree interessate dagli eventi sismici.
“La presidente Marini ha inviato a Norcia il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, mentre l’assessore alle Infrastrutture Giuseppe Chianella, è stato incaricato di raggiungere Preci per avere un quadro completo della situazione.È stata disposta l’evacuazione dell’ospedale di Cascia. Dalle prime verifiche, risultano alcuni feriti. La presidente Marini, di concerto con le autorità ecclesiastiche, ha suggerito in via cautelativa di non svolgere funzioni religiose all’interno delle chiese. Ha invitato inoltre a non dirigersi verso le aree colpite dal terremoto”, aveva comunicato la regione in un post su Facebook.
“Confermiamo che non ci risultano vittime, abbiamo una ventina di feriti, alcuni in codice giallo”, è stata la conferma arrivata da Curcio in conferenza stampa. “La viabilità è fortemente compromessa, buona parte è aperta solo ai mezzi di soccorso. Circa 15mila utenze elettriche sono fuori uso”, ha aggiunto.
“Ribadiamo la necessità che l’assistenza alle persone avvenga fuori dall’area colpita, non solo sulla costa ma Regione per Regione e Comune per Comune valutiamo la soluzione migliore. In questo momento è importante dare assistenza, non parlare di numeri. Le frazioni sono state tutte raggiunte, qualche frazione è isolata ma non ci risultano criticità particolari”, ha concluso il capo della Protezione Civile che ha confermato anche il dato sulla magnitudo. “È dal 1980 che non ci confrontiamo con un terremoto del genere“, ha ricordato.
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