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Venti ragazzi richiedenti asilo e residenti nel GUS (Gruppo Umana Solidarietà) di Monteprandone (Marche) sono partiti per Amandola uno dei centri colpiti dal terremoto del 24 agosto per offrire aiuto. Non sanno quale sarà il loro futuro in Italia eppure non ci hanno pensato due volte a raggiungere la Protezione Civile e dare la loro mano. “Sanno esattamente cosa vuol dire non avere più una casa e perdere i propri cari, gli affetti e le proprie cose in solo pochi istanti”, si legge sulla pagina Facebook del gruppo Gus.
La maggior parte di questi ragazzi proviene dal Nord Africa. L’ente si dice orgogliosa del lavoro che stanno svolgendo i propri ragazzi e di come volontariamente abbiano espresso la loro intenzione di correre nei luoghi colpiti dal sisma e dare una mano.
Anche i 75 richiedenti asilo beneficiari del progetto Sprar di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) hanno deciso di donare il pocket money, la somma garantita loro per le spese personali, a chi è stato colpito dalla tragedia. Di fronte a questi gesti di alta generosità, non ci sarebbe bisogno di alcun commento se non di un semplice ‘grazie’.