Ieri, 18 settembre 2023, si è registrato un terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro a Marradi. La forte scossa di terremoto è stata avvertita non solo in Toscana ma anche in Emilia Romagna e in alcune zone del Molise. L’intensità della scossa ha arrecato diversi danni, soprattutto nella città di Tredozio.
La maggior parte delle zone colpite dal terremoto di ieri sono le stesse che erano state colpite dalle inondazioni e dalle frane dello scorso maggio. Sono quasi 100 le scosse registrate nella giornata di ieri, non si esclude che l’attività sismica prosegua o che possano manifestarsi nuove scosse di terremoto intense come quella di ieri mattina. A causa del terremoto è morta una signora di 94 anni.
Terremoto a Marradi: una vittima
La Toscana e l’Emilia Romagna fanno i conti con i danni seguiti al terremoto di ieri, 18 settembre 2023, quando l’intera popolazione è stata svegliata da una scossa di magnitudo 4.8 alle ore 5:10 del mattino.
Tanta la paura e centinaia di persone si sono riversate nelle strade. Molte delle zone colpite dal terremoto sono state le stesse che a maggio erano state colpite dalle forti alluvioni.
La città che al momento è rimasta maggiormente danneggiata dal terremoto è Tredozio, già messa a dura prova lo scorso maggio da diverse frane che si sono innescate a causa dell’alluvione.
Da quanto riportato dalla sindaca Simona Vietina ci sono moltissime strutture danneggiate tra cui il palazzo comunale. È stata evacuata parte di una casa di riposo dichiarata inagibile. Le scuole sono chiuse.
È stato chiuso e dichiarato inagibile anche il municipio della città. La torre civica ha riportato delle importanti crepe che sono ben visibili già dall’esterno.
Sono numerosi gli immobili privati che i Vigili del Fuoco hanno controllato in seguito a segnalazioni di crepe e danni riscontrati dopo il terremoto.
All’interno di un’abitazione è crollato parte dell’intonaco di un soffitto. La casa appartiene a Massimo Biserni, ex direttore della banda di città, che ha riportato lievi ferite medicate dal personale del 118.
Nel suo appartamento sono gravi i danni riscontrati, la casa si trova a pochi metri dalla torre civica di Tredozio.
Al Palasport è stato allestito un centro di accoglienza con circa cento brandine per tutte le persone che non vogliono rientrare nelle loro abitazioni, è stata attivata anche una cucina per ogni necessità.
Tredozio si trova a circa 20 chilometri dall’epicentro del terremoto di ieri, ossia Marradi, ma è stata l’epicentro di numerose scosse di assestamento che sonno susseguite alla scossa principale delle ore 5:10.
A Marradi si sono verificati dei danni strutturali all’interno di una RSA e per questo è stato necessario trasferire 30 anziani. Si tratta della Villa Ersilia.
I residenti sono stati trasferiti in strutture vicine ma si tratta di una situazione temporanea poiché verranno poi nuovamente traferiti in altre strutture d’accoglienza che sono presenti sul territorio.
La comunicazione dell’evacuazione è stata resa pubblica su Facebook da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.
L’epicentro del terremoto si trova proprio al confine tra Toscana e Emilia Romagna, per questo la popolazione di entrambe le regioni l’ha avvertita. L’intensità della scossa è stata talmente tanto forte che è stata avvertita anche nella Regione Marche.
In particolare nella zona del pesarese e a Fano, dove si sono registrate numerose chiamate ai Vigili del Fuoco in seguito all’evento sismico.
La popolazione è infatti molto preoccupata perché proprio qui, nelle Marche, sono settimane che si verificano scosse di terremoto tra i 3 e i 4 magnitudo, fino ad oggi senza provare danni.
Un’attività sismica, quella che abbiamo visto ieri, molto elevata, dalle cinque di ieri mattina fino a circa mezzogiorno sono state registrate 80 scosse di terremoto.
L’ultima è stata registrata alle ore 11:56 ed ha avuto un magnitudo di 1.3. Ma la terra non ha smesso di tremare nelle ore successive.
Secondo Romano Camassi, sismologo nella sezione di Bologna appartenente all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è una sequenza sismica molto frequente in questa zona.
Le scosse registrate in seguito alla prima, tranne qualche raro caso isolato, sono state tutte di magnitudo al di sotto del 2.0.
La problematica principale è che non si sa al momento quanto durerà questa attività sismica e se c’è l’eventualità che si presentino nuove scosse più importanti arrivando a raggiungere il magnitudo della prima scossa.
Importanti danni sono stati riscontrati anche a Palazzuolo sul Senio che si trova in provincia di Firenze e confina con Marradi. Il terremoto ha danneggiato in modo grave la chiesa parrocchiale che è stata in parte chiusa, danneggiato anche l’asilo del paese e la palestra della scuola.
Ai Vigili del Fuoco, al Comune e alla Protezione Civile sono arrivate numerose segnalazioni di edifici anche privati che sono stati lesionati. Nella zona di Palazzuolo Senio e a Marradi anche oggi le scuole resteranno chiuse.
Saranno invece riaperti gli uffici dei palazzi comunali che risultano agibili e verranno svolte tutte le funzioni regolarmente.
L’unica vittima di questo terremoto è una donna anziana che si trovava ospite in una Rsa a Modigliana. La donna è caduta durante l’evacuazione nella Rsa e in seguito sarebbe morta.
Aveva 94 anni e da quanto riportato dalla coordinatrice della struttura, Maria Cristina Rossi, era affetta da una grave forma di degenerazione cognitiva.
All’interno della struttura di cui è a capo non c’è stato nessun crollo, e l’evacuazione è avvenuta in modo ordinato e senza un “fuggi fuggi” generale.
Nel momento del terremoto tutti gli ospiti erano a letto, la donna insieme agli altri ospiti è stata fatta alzare. La donna è stata disposta sulla sedia a rotelle, si è spostata ed è caduta da due scalini.
Durante la caduta si è fatta male ed è morta. La Procura di Forlì ha disposto un accertamento sul caso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e della caduta.
Cosa ha provocato il terremoto di Marradi e cosa potrà succedere
Il terremoto che si è sviluppato ieri a Marradi ha avuto una magnitudo di 4.8, e come sappiamo, è stato registrato alle ore 5:10 del mattino, ed è stato innescato dall’attivazione di una faglia.
Secondo gli esperti, il terremoto è la conseguenza di uno “stiramento” della placca Adriatica che coinvolge la catena appenninica. È perciò una dinamica normale in questa zona.
Da quanto dichiarato da Andrea Morelli, dell’Ingv, non è possibile stabilire se quello che è avvenuto ieri porterà all’attivazione di un’altra faglia vicina delle stesse dimensioni e quindi alla possibilità che si manifestino nuovi eventi.
Non ci sono però collegamenti con gli altri terremoti che si sono registrati in queste ultime settimane sia in Italia che all’estero.
Il numero esatto di scosse che sono state registrate ieri e che hanno colpito la zona che si estende tra la città di Marradi e Tredozio sono state 92, la maggior parte delle quali è stata inferiore alla magnitudo 2.
Ma sono numeri provvisori e che cambiano in continuazione, non è possibile stabilire, secondo Piccinini, quanto a lungo durerà questo sciame sismico né se ci saranno nuove scosse di terremoto importanti che siano della stessa magnitudo o addirittura superiore.
Non è possibile neanche escludere che l’attività sismica, che si sta registrando dopo la prima scossa di terremoto di ieri, non possa attivare nuovamente le frane in Romagna. Proprio per questo l’esperto consiglia di mantenere alta l’attenzione e di proseguire il monitoraggio.