L’epicentro del terremoto è stato registrato a 8 chilometri di profondità lungo la costa Pesarese, ma la prima, forte scossa è stata avvertita questa mattina alle 7:08 anche nella capitale, a Firenze e al Nord, a Trieste per l’esattezza.
Al momento non si registrano danni a cose o persone. Alla prima scossa sono seguiti altri tre movimenti sismici di intensità minore, tra i 3 e i 4 gradi della scala Richter. L’epicentro è stato registrato nelle Marche, nel Mar Adriatico.
Terremoto lungo la costa Pesarese
Una violenta scossa di terremoto si è registrata questa mattina a 8 chilometri di profondità, lungo la costa Pesarese. Alle 7:08 la scossa è stata avvertita dal centro al Nord Italia, in particolare Roma, Firenze e Trieste.
Secondo l’Istituto nazionale di Vulcanologia, il terremoto è stato di magnitudo 5.7. Al momento non sembra ci siano danni a cose o persone.
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Alle 7,40 è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 4,1 al centro del triangolo Pesaro-Urbino-Fano. Nelle Marche una clinica privata è stata evacuata in via precauzionale.
La linea ferroviaria Adriatica, per sospetti danni ai binari e per consentire le verifiche necessarie, è stata momentaneamente interrotta. Circolazione ferma anche sulla linea Fabriano-Ancona tra Falconara e Jesi. Non solo, il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, ha disposto la chiusura delle scuole per consentire i controlli del caso e verificare l’agibilità degli edifici. Scuole chiuse anche a Fabriano e Macerata.
“I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”
ha raccontato all’ Ansa un abitante di Fano.
Anche a Rimini la violenta scossa di terremoto è stata avvertita nettamente dalla popolazione: è durata poco meno di dieci, interminabili secondi. Tante le richieste di intervento giunte ai vigili del fuoco, che sono al lavoro per accertare eventuali danni alle strutture. Diversi crolli di calcinacci si sono registrati alla stazione di Ancona.
Panico tra gli abitanti
Dopo la prima scossa di magnitudo 5.7 diverse persone si sono riversate in strada, temendo – come è poi accaduto – altri movimenti sismici. Ai vigili del fuoco sono giunte oltre 1.200 chiamate.
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Alessandro Amato dell’Istituto nazionale di vulcanologia e coordinatore del centro allerta Tsunami ha spiegato che al momento non esiste alcuna allerta tsunami.