Violenta scossa di magnitudo 6.8 avvertita questa mattina nell’arcipelago di Tonga, nella regione delle Isole Fiji.
L’epicentro nel Pacifico è stato a una profondità di 652 chilometri ma al momento, nonostante l’intensità elevata, non è stato dato alcun allarme Tsunami.
Terremoto nelle Isole Fiji
Siamo purtroppo abituati a violente scosse di terremoto come l’ultima che si è verificata sulla costa adriatica ma di certo sappiamo anche che ce ne sono di molto più violente.
L’ultimo episodio risale a questa mattina e per fortuna sembra nona ver causato ingenti danni nonostante la violenta intensità di 6.8 di magnitudo.
Ci troviamo nelle Isole Fiji, precisamente nei pressi dell’arcipelago di Tonga e l’epicentro si è verificato a 652,9 chilometri di profondità nelle acque del Pacifico fra le Isole in questione e la Nuova Zelanda.
La notizia è stata diramata poco fa ma sembra che nonostante la violenza non ci sia stato nessun allarme Tsunami come invece avviene in questi casi in cui l’origine del sisma avviene sott’acqua.
La prima scossa si è verificata intorno alle 8 ora italiana e poi ne sono seguite altre ugualmente molto intense, rispettivamente di magnitudo 7 e 6.6.
La profondità degli epicentri è simile e sebbene ci siano stati alcuni danni, non si parla di allerta Tsunami e gli esperti dichiarano che al momento la situazione è tornata alla normalità e ora si lavora per riparare i danni.
Lato positivo della questione è la mancanza di vittime, nessuno infatti è rimasto ucciso ma si sono registrato solo alcuni feriti in maniera non grave, assistiti dal personale sanitario e dalla Protezione Civile che subito si sono adoperati insieme alle autorità locali per mettere in sicurezza le zone colpite ed effettuare sopralluoghi alle strutture.
Allerta Tsunami
Molta paura per i residenti anche se l’evento si ripete con una frequenza maggiore rispetto ai sismi in Italia. Gli oceani sono luoghi frequenti dove si originano i terremoti e ad accompagnarli c’è quasi sempre un’allerta Tsunami, potenzialmente molto più distruttivo del terremoto stesso.
Con questo termine si indica un maremoto, ovvero un moto ondoso anomalo originato appunto dai terremoti sottomarini che avvengono in prossimità delle coste.
Anche altri eventi lo causano, come frane ed eruzioni vulcaniche.
Lo Tsunami è un fenomeno distruttivo che varia d’intensità a seconda della quantità di acqua spostata al momento della sua formazione. Questo si genera in mare e poi si riversa nell’entroterra distruggendo tutto e trascinando via tutto ciò che incontra.
Al momento le coste delle Fiji interessate da quest’ultimo sisma sono sotto controllo dalle autorità, ma al momento il terremoto sembra essere cessato senza conseguenze di questo tipo.
I peggiori terremoti della storia
La scala Richter per stimare l’intensità dei sismi è stata elaborata nel 1935 e stando ai dati emessi in tutti questi anni di attività, ad oggi la scossa più violenta è stata quella del 1960 a Valdivia, in Cile, con magnitudo 9.5.
Per quanto riguarda gli eventi più catastrofici invece, la maggior parte risalgono a epoche lontane. Si stima che il peggiore sia stato quello del 1556 in Cina, che avrebbe causato 820mila vittime. Questo è stato classificato al grado più alto della scala Mercalli, che si occupa di valutare l’intensità osservando i danni prodotti.