Terremoto nelle Marche, oggi, 9 marzo 2017: scossa di magnitudo 2.5

Terremoto

Terremoto nelle Marche: oggi, 9 marzo 2017, è stata registrata una scossa di magnitudo 2.5. Nel corso della notte, l’Ingv ha registrato un’intensa attività sismica che è partita dapprima in Puglia: alle 4.06, lieve scossa di terremoto di magnitudo 2.0 a Foggia, ipocentro a 10 km di profondità. Geo-localizzazione dell’evento: 16 km a nord est di Foggia e 20 km a sud ovest di Manfredonia.

Un minuto dopo la scossa di terremoto in Puglia, alle 4.07 si è verificato il terremoto nelle Marche: secondo i dati dell’Ingv il terremoto ha avuto epicentro a Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata. Ipocentro a 10 km. Questa scossa di terremoto oggi ha avuto la seguente geo-localizzazione: 44 km a est di Foligno, 58 km a nord dell’Aquila, 74 km a est di Perugia.

Il terremoto oggi ha colpito direttamente anche la provincia di Perugia, dove intorno alle 4.08, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 2.0, con epicentro a Norcia. Ipocentro a 11 km. L’evento ha avuto geo-localizzazione a 40 km a sud est di Foligno e 49 km a ovest di Teramo.

Tuttavia la scossa di terremoto più intensa della nottata, è stata registrata intorno alle 4.45, nel Tirreno meridionale: l’intensità è stata di magnitudo 3.5. Epicentro in mare, a 75 km a ovest di Cosenza, ipocentro a 29 km. Pochi minuti dopo, alle 4.54, il terremoto è tornato a colpire le Marche con una scossa di magnitudo 2.0: epicentro Monte Cavallo, in provincia di Macerata. Ipocentro a 6 km di profondità.

Il terremoto ora, sembra essersi placato, al momento non si registrano altre scosse, tuttavia le popolazioni del Centro Italia, che negli ultimi mesi sono state letteralmente bersagliate dall’attività sismica, continuano a vivere in uno stato costante di paura e precarietà. Ci sono addirittura Comuni, come Campli, che sono rimasti senza chiese, ma il fatto più preoccupante è che l’economia di queste zone è al collasso. Infatti, settimana scorsa i sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo, si sono presentati a Montecitorio, per chiedere al Governo tutte quelle risposte che tardano ad arrivare. Qualche intervento in favore delle zone terremotate è stato preso, come l’esenzione dai ticket sanitari, ma non può certo essere considerato un provvedimento sufficiente a risanare una situazione davvero preoccupante.

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