Terrore sul volo Miami-Milano: “Pensavamo a un attentato”

Aereo American Airlines

Terrore a bordo di un volo Miami-Milano costretto all’atterraggio di emergenza a causa di forti turbolenze. Sette i feriti. Il velivolo dell’American Airlines era decollato da Miami con 192 passeggeri e undici membri dell’equipaggio domenica 24 gennaio alle 15 ora locale (le 21 in Italia). L’atterraggio era previsto per le 6.15 di lunedì 25 gennaio a Milano. L’aereo ha dovuto però fare i conti con gli strascichi della tempesta Jonas che ha ricoperto di neve buona parte degli Stati Uniti orientali.

L’incubo è cominciato verso le 2.30 di notte quando fortissime turbolenze hanno investito il Boeing 767-300, costringendolo ad atterrare all’aeroporto internazionale Saint John’s di Newfoundland, in Canada. All’arrivo sette persone (tra cui tre membri dell’equipaggio) sono state ricoverate in ospedale, ferite ma non in pericolo di vita.

Ecco le prime testimonianze. La paura di precipitare è stata tanta. A bordo anche un italiano. Alvise Casellati, direttore d’orchestra padovano, ha raccontato all’Ansa quei momenti infiniti: “Il mio pensiero è andato a New York, alle Torri Gemelle e poi al fatto che il volo che avevo preso era dell’American Airlines. Al momento ho temuto un atto di sabotaggio all’aereo. Ero seduto al mio posto e stavo leggendo degli spartiti musicali, quando ho avuto come l’impressione che mi mancasse improvvisamente da sotto il sedile e abbiamo iniziato a precipitare. Le hostess piangevano e ho visto molte scene di panico“.

Altre testimonianze sono state tratte dai media canadesi. “Pensavo che saremmo precipitati – ha raccontato un cittadino americano a Cbc Canada – Quattro ore dopo il decollo l’aereo si è sbilanciato da una parte. Alcuni passeggeri hanno iniziato a urlare mentre gli assistenti di volo cercavano di aiutare quelli che erano rimasti feriti. Sembrava un film”. Un altro passeggero americano stava tornando nella sua casa sul Lago di Como. “È stato terribile. Viaggio spesso, ma non ho mai assistito a nulla del genere. Ad un certo punto ho anche pregato”.

Impostazioni privacy