Il terrorista autore dell’attentato a Londra ha nome e cognome: secondo Scotland Yard, che ha diffuso la foto, si tratta di Khalid Masood, 52 anni, nato nel Kent, nel sud-est dell’Inghilterra. L’immagine, molto probabilmente ricavata dalla fototessera del suo documento di identità, conferma quella dell’uomo calvo, di carnagione scura e con la barba steso sulla barella dopo l’attentato. Secondo la polizia Masood risiedeva da tempo nelle West Midlands, a Birmingham, dove era noto con diversi alias. Non era mai stato condannato per terrorismo, anche se era considerato vicino agli ambienti radicali.
Gli agenti hanno chiarito che il killer di Westminster «non era soggetto ad alcuna indagine al momento e non c’erano informazioni sulla sua volontà di compiere un attacco terroristico». Era tuttavia noto per altre condanne: aggressione, possesso di armi e offesa a pubblico ufficiale. La sua prima condanna risale al novembre del 1983, l’ultima al dicembre 2003.
L’attenzione della polizia, dopo la diffusione dell’identikit dell’attentatore di Londra, si è rivolta su Birmingham. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione e arrestato otto persone sospettate di aver aiutato Masood nell’organizzazione dell’attacco al Parlamento inglese del 22 marzo. Quello che è emerso finora è che l’attentatore avrebbe noleggiato sempre a Birmingham l’auto usata nell’attentato. Quella con cui si è lanciato sui turisti sul ponte, falciandoli, e si è schiantato sulla cancellata del Parlamento, prima di uscire dal veicolo e accoltellare a morte il poliziotto Keith Palmer, una delle vittime. E prima di essere fermato e ucciso da altri agenti. La foto in apertura ritrae l’attentatore subito dopo l’attentato steso su una barella. Si vede un uomo dall’aspetto robusto, dalla carnagione scura, rasato e con una barba folta sul mento. Inutili i soccorsi dei paramedici.
Prima che venisse divulgata l’identità dell’attentatore di Londra, la premier Theresa May aveva detto che «era noto ai servizi segreti britannici» ma «era considerato un elemento marginale». Masood, secondo gli inquirenti, sarebbe stato «ispirato dal terrorismo internazionale». Per l’Isis, che ha rivendicato l’attacco terroristico, era un «soldato del Califfato», che «ha compiuto l’operazione in risposta alla chiamata di prendere come obiettivo i cittadini della coalizione».
Vicina di casa: «Era una persona tranquilla e riservata»
Secondo alcuni media inglesi, l’attentatore fu portato dalla madre single nella città di Rye dove si convertì all’Islam e si cambiò il nome. Masood pare inoltre che fosse un ex insegnante di inglese appassionato di bodybuilding. The Guardian, quotidiano inglese, riporta la testimonianza di una vicina di casa di Masood a Birmingham. Iwona Romek, 45 anni, si è detta colpita da quello che è accaduto perché l’attentatore le era sempre sembrato una persona tranquilla e riservata. Stando alle sue dichiarazioni, l’uomo aveva per moglie una giovane asiatica e un bambino piccolo. Mai un guaio, con lui, anche se due mesi fa Masood ha lasciato la casa, insieme alla famiglia, senza salutare nessuno.
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