[didascalia fornitore=”ansa”]I profili social del marocchino fermato per terrorismo[/didascalia]
Inneggiava al jihad e al martirio tramite i social network. Blitz dei Ros a Fossano, in provincia di Cuneo, dove i militari hanno arrestato un marocchino su disposizione della Procura di Roma per sospetto terrorismo. Nel dettaglio, si tratta di Ilyass Hadouz, 19 anni, residente nella cittadina piemontese: per lui è l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dalle finalità del terrorismo e partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Il giovane era nel mirino dei reparti speciali anti terrorismo ed è “gravemente indiziato”: da qui il fermo disposto dai pm.
Le indagini si sono concentrate in particolare sui profili social del 19enne che usava la sua pagina Facebook, Instagram e Twitter per fare propaganda jihadista, inneggiando al martirio e alla punizione dei miscredenti. Secondo quanto riporta La Stampa, a far scattare le operazioni di fermo sono stati i discorsi sul martirio e sui martiri, per cui “è deprimente morire di vecchiaia”.
Nei suoi post Hadouz si rivolgeva ai miscredenti e gli infedeli, augurando “giorni neri che faranno imbiancare i capelli ai bambini.
[didascalia fornitore=”ansa”]La bandiera dell’Isis sul profilo Facebook del 19enne[/didascalia]
Si tratta del quarto arresto tra gli ambienti dell’estremismo radicale negli ultimi giorni in Italia: nella giornata precedente sono stati fermati tra Roma e Latina quattro tunisini e un palestinese accusati di essere fiancheggiatori di Anis Amri, autore della strage al mercatino di Natale a Berlino poi ucciso a Milano, mentre due giorni prima a Torino era stato arrestato il marocchino Elmadhi Halili che stava preparando un attentato con un camion.
Il 27 marzo invece erano scattate le manette per un affiliato all’Isis che educava i bambini al martirio e alla jihad a Foggia, primo caso di propaganda terrorista islamica in italiano.
Intanto è massima allerta terrorismo su tutto il territorio nazionale in vista delle feste di Pasqua: tutti gli obiettivi sensibili e non sono presidiati da esercito e forze dell’ordine.