Gli agenti dell’Europol nei campi profughi, è questa la decisione dell’Unione Europea che si appresta ad inviare circa 150 agenti negli “hotspot”, i centri di identificazione e smistamento di Italia e Grecia. Una notizia che trova conferma nelle dichiarazioni rilasciate dal colonnello Manuel Navarrete, il direttore del Centro antiterrorismo istituito dall’Unione Europea, al quotidiano spagnolo El País.
L’obiettivo è “identificare i possibili terroristi, che sfruttando il flusso migratorio possono nascondersi tra di loro ed entrare in Europa” ha detto Navarrete. Il colonnello ha chiarito che le squadre saranno composte da guest officers, ovvero “ufficiali dei vari Paesi membri, addestrati per un certo periodo da Europol per svolgere questo preciso ruolo”. Di ieri, la notizia che un cittadino sloveno foreign fighters è stato arrestato, il ventiseienne aveva avviato un processo di radicalizzazione e di reclutamento di aspiranti jihadisti sul territorio nazionale italiano. “È la conferma, ancora una volta che il nostro sistema di prevenzione e sicurezza sta funzionando al meglio” ha commentato il ministro dell’Interno Angelino Alfano nel dare la notizia.
Il colonnello Navarrate ha spiegato che “è fondamentale smantellare le reti di immigrazione illegale, che possono, a qualsiasi prezzo, far entrare i terroristi. Lottando contro le reti di immigrazione irregolare partecipiamo alla guerra contro il traffico di essere umani e tocchiamo anche il tema della sicurezza, così importante per tutti”.
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