È la terza notte del leader di Forza Italia nel reparto di terapia intensiva del San Raffale, ancora nessun aggiornamento medico.
Seguito dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, continua a migliorare e a rispondere bene ai trattamenti a cui è sottoposto per curare l’infezione polmonare, che abbiamo scoperto essere parte di un quadro clinico più complesso, il Cavaliere soffre infatti di una leucemia cronica. Oltre alla compagna Marta Fascina che è sempre accanto a lui, si sono intervallate ieri le visite degli amici di lunga data e dei familiari. Tutti hanno rassicurato i fan sulle sue condizioni dicendosi fiduciosi.
Da mercoledì scorso Silvio Berlusconi si trova all’ospedale San Raffaele per degli affanni respiratori, che poi gli esami hanno confermato essere un’infezione polmonare. Si tratta di una serie di complicazioni diverse quelle che nell’ultimo periodo hanno costretto il Cavaliere a ricorrere alle cure mediche nell’ospedale dove il suo medico Zangrillo lo segue da anni.
Proprio il bollettino medico stilato ieri da quest’ultimo, in collaborazione con l’esperto di leucemie, Fabio Ciceri, ha rivelato a tutti che c’è una forma di leucemia cronica che affligge il leader politico da circa due anni, questa porta a sintomi molto simili a quelli di una polmonite e in effetti proprio a questa patologia si pensava inizialmente.
Sono stati giorni di paura per coloro che sempre lo hanno sostenuto ma un lato bello di questa storia è la vicinanza mostrata da chi ha vinto le preferenze politiche e ha voluto far arrivare un messaggio di affetto, parliamo non solo di esponenti delle opposizioni ma anche di tanti fan da tutta Italia.
Nel bene e nel male Silvio ha unito tutte le generazioni e ne abbiamo avuto la dimostrazione ieri, quando un ragazzo di soli 31 anni è partito da Bari per venire a posizionare uno striscione di appoggio all’esterno della struttura, l’ultimo di tanti che sono apparsi in questi giorni, come ad esempio quello dei tifosi del Monza, squadra che Berlusconi ha rilevato alcuni anni fa e che sta guidando molto bene, tanto da ricevere dalla squadra un messaggio molto bello di pronta guarigione.
“ce la farà anche stavolta”
queste le parole del fratello Paolo, uno dei visitatori più assidui in questi giorni di ricovero al San Raffaele di Milano. Ieri i due si sono sentiti telefonicamente ed invece che il contrario, è stato il paziente a rassicurare il fratello dicendo che non aveva intenzione di mollare e che si sarebbe rialzato di nuovo.
Una forza di spirito che fa da esempio a tanti, insieme a una grande voglia di tornare a lavoro. Al momento Berlusconi sta seguendo una terapia antibiotica per ristabilire una corretta ossigenazione del sangue, ma senza intubazione. Secondo i medici risponde bene alla cura ed è vigile.
Sarà importante seguire l’evoluzione della situazione e un particolare focus c’era verso la notte appena trascorsa ma sembra che sia stata tranquilla, senza nessuna notizia in particolare e nessun bollettino medico è previsto nelle prossime ore.
Purtroppo la carenza di ossigeno ha messo a dura prova il paziente, stressando il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, ma la situazione resta stabile e un simbolo di questa vicenda è l’abbraccio che i suoi figli si sono dati fuori dalla struttura una volta appreso che il padre non era in pericolo di vita ma tutto sommato la situazione si era stabilizzata.
Bello anche il momento in cui L’Aula del Sentato, in cui i politici si erano riuniti per discutere del Superbonus, ha rivolto un lungo applauso all’assente, durante l’appello.
Sono piccoli dettagli molto significativi che fanno capire che aldilà della politica Silvio Berlusconi è molto altro, è un protagonista importante della storia italiana e tutti davvero sperano che possa tornare presto alla sua vita di prima. Sono anni che fa fuori e dentro dagli ospedali e ora ha iniziato forze la sua battaglia più importante, quella contro la leucemia, che sta curando con la chemioterapia.
Rispetto ai primi giorni di ricovero il quadro clinico è migliorato e sebbene è opportuno rimanere cauti, questo è un buon motivo per essere positivi, anche perché come hanno detto i suoi medici, la forma di leucemia è trattabile e non è rara per soggetti della sua età. Il Cavaliere potrà condurre una vita pressoché normale, continuando i controlli periodici anche dopo le dimissioni perché comunque parliamo di un paziente di 86 anni che oltre a questo ha altri problemi di salute ed è facile che sopraggiungano complicazioni improvvise.
Come dicevamo, per oggi non è previsto nessun nuovo bollettino medico e stando agli ultimi aggiornamenti di oggi, sappiamo che il fratello Paolo è arrivato intorno alle 10 nella struttura, poco dopo che i figli se ne sono andati, a bordo di 3 auto diverse senza rilasciare dichiarazioni.
Abbiamo molto sentito parlare in questi giorni dei medici curanti di Berlusconi, in particolare il professor Alberto Zangrillo, facciamo un focus su di loro.
Da 30 anni Zangrillo è il medico personale di Silvio Berlusconi, questo vuol dire che sa esattamente tutte le patologie di cui soffre e quali sono le cure migliori. Gli è stato sempre vicino in tutti i momenti in cui c’è stato bisogno di intervenire ma oltre che essere un eccellente professionista è un grande amico del leader di Forza Italia.
Accanto a lui c’è un’altra figura importante chiamata a valutare la situazione relativa alla leucemia mielomonocitica cronica che è stata diagnosticata al paziente, si tratta di Fabio Ciceri, esperto di proprio di queste patologie. Ciceri si occupa da sempre del trattamento di linfomi, neoplasie, leucemie e anemie, anche nelle forze più aggressive e in effetti il problema del Cavaliere non è da sottovalutare poiché ha causato una polmonite bilaterale e un’insufficienza renale importante.
Zangrillo è più conosciuto e in realtà molto corteggiato dalla politica anche se in più di un’occasione ha affermato di essere nato come medico e voler morire come medico. La sua carriera medica è sempre stata dedicata alla rianimazione, infatti il professore ha lavorato molto affinché la terapia intensiva fosse interpretata in più di una modalità in modo da coinvolgere le competenze che possono essere utili al malato, personalizzando le cure in base alle varie situazioni.
Come il suo paziente, anche lui è Cavaliere della Repubblica Italiana e ha ricevuto anche il titolo di Commendatore. Insomma, al fianco delle preoccupazioni che chiaramente ci sono se guardiamo alla situazione attuale di Berlusconi, c’è anche la certezza che si trova in ottime mani e in una struttura all’avanguardia dove sicuramente il suo desiderio di tornare alla vita normale, verrà esaudito con i migliori mezzi a disposizione.
Amici e familiari sono consapevoli che una volta uscito dovrà essere controllato più spesso per la patologia ma lo spirito e voglia di fare sono così forti in lui che riuscirà a farcela anche stavolta, proprio come lui ha affermato. La malattia non lo ha buttato già nemmeno per un attimo, tornare alle sue “faccende quotidiane” sarà un toccasana per lui, che verrà sempre seguito attentamente dal duo di professori.
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