La multinazionale Tesla famosa per le auto elettriche sta richiamando molti dei suoi veicoli per malfunzionamenti.
Le problematiche sono relative al sistema di assistenza alla guida Full Self Driving, un pacchetto di funzioni avanzate di automazione che include un hardware specifico e funzionalità che vanno oltre al pacchetto base. Si tratta di un brevetto specifico dell’azienda ma sta dando problemi su diversi veicoli.
Tesla è un’azienda statunitense specializzata soprattutto in auto elettriche, conosciuta in tutto il mondo. Tuttavia oggi parliamo di questa società per alcuni problemi che si stanno riscontrando su diversi veicoli del marchio.
Sembra infatti che le automazioni apportate dal sistema di assistenza alla guida Full Self Driving, non funzionino correttamente e per questo motivo le autorità preposte al controllo in questo settore hanno imposto a Tesla di ritirare circa 362mila mezzi dopo aver constatato che tali automazioni invece che migliorare l’esperienza di guida aumentano il rischio di incidenti.
Queste prendono il nome di Full Self Driving, un sistema messo a punto proprio dalla multinazionale e inserito appunto nelle sue auto, allo scopo di apportare migliorie tecnologicamente avanzate come la capacità di sterzare, frenare, cambiare corsia, accelerare in totale autonomia.
Secondo la National Highway Traffic però, il pacchetto consente al veicolo di viaggiare ad una velocità superiore ai limiti legali e per questo è un elemento pericoloso, anche perché consente in autonomia anche di affrontare un incrocio, che tuttavia è imprevedibile e secondo molti questa cosa deve venire controllata dal guidatore e non può essere diversamente.
A dimostrazione che il sistema di automazione non può sostituire a pieno il controllo del veicolo da parte del guidatore, sono stati effettuati alcuni test da parte dell’agenzia per la sicurezza stradale e questi hanno dimostrato che un componente del Full Self Driving, che viene azionato durante la guida in città, creerebbe rischi irragionevoli per la sicurezza dei veicoli a motore, poiché non c’è il rispetto delle leggi sulla sicurezza del traffico.
Ma davvero la guida automatizzata è migliore di quella manuale? Questa si sta diffondendo molto ma già oggi, alla sua recente nascita, pone dei problemi importanti, non ultime le responsabilità in caso di sinistro.
Nel 2030 è previsto il debutto delle auto completamente autonome ma ancora restano irrisolte molte questioni legate a questo progresso tecnologico.
Fra le incognite c’è la gestione dei dati personali e la responsabilità in caso di incidente.
Un veicolo a guida autonoma agisce da solo ed è necessario per questo che catturi ogni dettaglio continuamente, quindi informazioni sugli altri utenti della strada, su animali, su mezzi e ogni ostacolo circostante sia fermo che in movimento.
Tutte le immagini vengono catturate e analizzate da un software appositamente studiato per governare l’automobile ma come abbiamo visto analizzando il caso Tesla, c’è ancora strada da fare, e parliamo del più grande colosso mondiale del settore.
Lo scopo di questa tecnologia è migliorare la guida e renderla sicura evitando ad esempio sinistri causati da colpi di sonno o stanchezza, ma anche quello di offrire una possibilità migliore di spostamento verso le persone con disabilità. Ancora, i mezzi automatici eliminano lo stress del guidatore e non ultimo, l’inquinamento.
Sicuramente dopo la vicenda di Tesla verranno intensificati i controlli su questo argomento per arrivare al 2030 più consapevoli di cosa mettiamo su strada.
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