[didascalia fornitore=”/ansa”]Proteste per tessera del tifoso[/didascalia]
Addio tessera del tifoso, strumento che avrebbe dovuto facilitare l’ingresso allo stadio ai non facinorosi ma che ha finito per complicare la vita a chi voleva andarsi a vedere una partita, da solo o con la famiglia. Stadi semi vuoti, proteste delle curve, trasferte deserte. Ora, però, si cambia: venerdì 4 agosto alle 14.30 il mondo del calcio tornerà a stare più vicino alle famiglie. Lo ha anticipato il capo dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò, al termine della sua audizione davanti alla Commissione Antimafia.
“Venerdì alle 14.30, sulla tessera del tifoso, ci sarà una riunione con il ministro dell’Interno, il capo della Polizia, il responsabile dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive e il ministro dello Sport. Ci saranno novità verso la direzione di includere i tifosi veri e le famiglie e non di escluderli”. Vediamo quindi cosa cambierà in concreto dalla prossima stagione calcistica, ormai alle porte.
Sarà consentita la vendita dei biglietti ai botteghini dello stadio, anche fino a pochi minuti prima del calcio d’inizio. Fino a oggi, il percorso per acquistare un ticket e poter quindi vedere dal vivo una partita di calcio era diventato accidentato. L’abolizione della tessera del tifoso non sarà immediata, ma entro tre anni non ci sarà più. Verrà abolita. Si occupa della vicenda Daniela Stradiotto, da poco più di un anno presidente dell’Osservatorio. Convinta di voler riportare allo stadio le famiglie, senza però favorire i violenti, contro cui continuerà il pugno duro.
Saranno rivisti il sistema di ticketing, responsabilizzando maggiormente le società sportive. Via le barriere negli stadi, più responsabilizzazione pure per gli spettatori e per gli steward. Eliminando la tessera del tifoso, saranno le società a dover emettere carte di fidelizzazione, mentre sottoscrizione dell’abbonamento o acquisto del singolo biglietto non saranno più subordinate al possesso della tessera. Solo nelle gare considerate a rischio, l’Osservatorio potrà ancora porre limitazioni ad hoc.
Le Società di calcio dovranno dunque organizzare le proprie politiche di emissione di ticket e abbonamenti, facendo sottoscrivere ai tifosi un codice etico. La violazione delle norme comporterebbe la sospensione o il ritiro del gradimento della persona da parte della stessa Società per una o più partite. In questo modo, si pensa di responsabilizzare maggiormente il club, dando un ruolo più importante, e il tifoso. Che potrebbe vedersi chiuse le porte dello stadio dalla Società del cuore.
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