L’argomento del momento è la Tessera Sanitaria e saranno molti i cittadini che non riceveranno la nuova, oltre a dover pagare un bella somma in multa.
È la tessera sanitaria una delle protagoniste di questo periodo per svariati argomenti. Si parla di lei in merito la chip mancante su quelle nuove e anche per le tantissime multe che gli italiani stanno per ricevere. Non solo, i cittadini non riceveranno la tessera dentro la cassetta della posta, proprio per un grave problema che porta al pagamento della sanzione. Ma cosa sta succedendo e a quanto ammonta la multa?
A che cosa serve la tessera sanitaria?
Tra le tantissime carte che ci sono dentro il portafoglio, la Tessera Sanitaria è la più importante insieme alla carta di identità e la patente. Non è solo una card di riconoscimento, perché in questi ultimi anni ha sostituito il tesserino del codice fiscale come da volere del Ministero della Salute.
Questo tesserino personale offre diritti per quanto riguarda le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Ha una validità a livello nazionale e viene usata anche per usufruire di prestazioni sanitarie all’interno dell’Unione Europea.
La sua validità è di sei anni e poi viene effettuato il rinnovo in automatico, ricevendo la tessera direttamente al proprio domicilio. Si deve tenere sempre con sé e a portata di mano, proprio perché consente di poter accedere a numerosi servizi validi in Italia.
Tessere Sanitarie e multe, la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate
Questo tesserino sanitario personale è anche il protagonista indiscusso di una vicenda, che prevede l’emissione di una serie di sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Proprio l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha lanciato la notizia che molte persone avrebbero ricevuto una multa. La sanzione è dovuta alla mancata comunicazione di dati importanti per le Tessere Sanitarie.
I cittadini italiani hanno chiesto informazioni in merito, prima di ritrovarsi con una multa da pagare salata.
La sanzione è di 100 euro per ogni comunicazione e arriva sino a 50mila euro. I contribuenti hanno voluto sapere in quali modalità viene applicata la multa e quali sono i dati da comunicare, oltre che se viene considerata la comunicazione come tardiva o errata.
Facciamo chiarezza? La comunicazione dell’Agenzia delle Entrate è la numero 22 del 23 maggio 2022 specificando che alcuni soggetti sono obbligati a rilasciare dei dati per usarli in caso di elaborazione della precompilata.
Se questi non vengono comunicati nei termini pre stabiliti, i provvedimenti partono da euro 100 sino ad un massimo di euro 50mila:
- 100 euro in caso di omissione, errore o ritardo nella trasmissione
- 20mila euro in caso di comunicazione entro i 60giorni dalla scadenza.
La sanzione massima è prevista in caso di mancata comunicazione o errata oltre i 60giorni di scadenza. Per maggiori informazioni è bene visitare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e provvedere immediatamente alla comunicazione dei dati richiesti.