Non tutti i professori dell’alberghiero di Milano hanno preso bene la decisione del preside della scuola, Francesco Antonio Malaspina, che vuole controllare il personale con una prova dell’alcol, cioè con un etilometro. Il dirigente scolastico ne ha fatto una questione di sicurezza appellandosi a una circolare del 2013 dell’ufficio regionale, dove è espresso il divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, come peraltro avviene in tutti i posti di lavoro. Ha quindi stabilito che tutti i docenti siano controllati con il test dell’etilometro.
Alcuni docenti dell’Istituto alberghiero milanese hanno parlato di vessazione ma tutti hanno dovuto compilare un modulo con il quale autorizzavano il medico competente a effettuare il test dell’alcol con etilometro. Su un corpo insegnanti composto da 143 persone, 141 hanno accettato la proposta. E sebbene il medico sia stato costretto ad informare immediatamente il datore di lavoro, e il preside si è detto pronto a licenziare o a trovare una nuova mansione al docente, cominciano ad alzarsi le voci dei dissidenti.
‘Non mi risulta che un docente possa essere obbligato – spiega il segretario dell’Flc Cgil Lombardia Tobia Sertori – a fare un simile controllo. Il dirigente potrebbe fare una contestazione qualora si manifesti il caso di un docente che si presenta in aula ubriaco ma nessuno può essere costretto ad accettare un simile provvedimento che mi sembra esagerato‘.
Anche in Piemonte c’è un precedente: lo scorso anno era stata approvata una legge regionale in applicazione di una norma nazionale che impone l’alcol test anche agli insegnanti, per motivi di sicurezza. Solo che i soldi per fare i controlli non sono mai arrivati. E comunque la soluzione prospettata in Piemonte portava in sostanza a evitare controlli di massa, circoscrivendo l’alcol test soltanto ai casi che sono emersi con problematiche in merito.