A differenza delle prove d’ammissione per Medicina, Architettura e Veterinaria, i test d’ingresso per Professioni Sanitarie, in programma per il 13 di settembre, sono organizzati dai singoli atenei, ai quali spetta il compito di preparare le domande e di gestire le successive graduatorie. Di conseguenza, i test non sono uguali in tutta Italia e chi aspira alla professione di fisioterapista, infermiere, igienista dentale, dietista e così via, dovrà attenersi a due bandi: quello resto noto dal Miur e quello pubblicato dall’Università a cui intende iscriversi. Ma ecco, più nel dettaglio, quello che c’è da sapere sui test d’ingresso a Professioni Sanitarie.
Mentre la data è stabilita dal Miur ed è unica in tutta Italia, il test d’ingresso per Professioni Sanitarie varia in base ad ogni singolo ateneo: se il Ministero, infatti, con un apposito bando, stabilisce le linee guida sui posti disponibili, sulle materie, sulla struttura della prova e sui punteggi, sono le varie Università che organizzano i quesiti, che in genere sono 60 con 5 opzioni di risposta, di cui una sola corretta. Il tempo a disposizione per svolgere il compito è, anche in questo caso, di 100 minuti, mentre le domande, e le materie del test, sono organizzate secondo lo schema seguente:
– 15 domande di Biologia
– 10 domande di Chimica
– 8 domande di Fisica e Matematica
– 23 domande di Logica
– 4 domande di Cultura generale
Mentre agli atenei spetta il compito di gestire l’esame, è il Miur che stabilisce i punteggi, attribuendo 1.5 punti ad ogni risposta esatta, -0.4 ad ogni risposta errata e 0 punti ad ogni risposta non data.
Professioni Sanitarie, quali sono
Le figure professionali che rientrano sotto questo specifico corso di laurea sono diverse, anche se gli ambiti più ‘gettonati’ sono Infermieristica, Logopedia, Fisioterapia, Podologia e Ostetricia. Non tutti i suddetti corsi, però, sono attivati nelle varie Università italiane, e prima di procedere ai test è bene sapere se, nell’ateneo prescelto, c’è il corso specifico che si vuole seguire.
Test d’ingresso per Professioni Sanitarie, le graduatorie
Oltre alla prova in sé, ciò che suscita ansia nei futuri professionisti del settore sanitario sono le graduatorie ed il punteggio per essere ammessi al corso di laurea. Cosa vuol dire?
Detto che la graduatoria non sarà unica e nazionale, ma diversa da università ad università, è bene sapere che la stessa viene stilata in base a due diverse modalità: punteggio e preferenza.
Graduatoria per punteggio
E’ la modalità più semplice: partendo dagli studenti che hanno avuto il punteggio migliore, l’Università assegna i posti seguendo le preferenze espresse dagli studenti al momento dell’iscrizione.
Graduatoria per preferenza
Gli studenti che si iscrivono al corso di laurea in Professioni Sanitarie possono esprimere, al momento dell’iscrizione, un tot di preferenze in base al bando pubblicato dall’ateneo in questione. La graduatoria per preferenze, perciò, considera le opzioni stabilite dagli studenti che, a seconda del punteggio ottenuto, vengono messi in elenco in base alle loro scelte, dalla prima alle successive.