Tante le aspettative, ma tanti anche gli studenti bocciati. Una vera e propria “strage” di giovani aspiranti medici che hanno visto, in un test di medicina non superato, il dover rinunciare al loro sogno.
Uno studente su due non ha superato il test di ammissione alle Facoltà di Medicina. Vediamo insieme cosa è successo.
Si erano presentati più di 60mila con un solo ed unico desiderio: superare quel test e poter dare inizio ad un sogno chiamato “camice bianco”. Ma sono stati, invece, più della metà a dovervi rinunciare perché proprio quel test li ha traditi.
Uno studente su due soltanto è riuscito a superare il test per accedere alle facoltà, a numero chiuso, di Medicina, Veterinaria e Odontoiatria. Le prove, effettuate lo scorso 6 settembre, hanno portato alla delusione e alla tristezza molti degli aspiranti medici: tanti sono stati coloro che non sono riusciti a raggiungere il punteggio minimo di 20 e, di conseguenza, sono stati bocciati.
Il Ministero dell’Università ha dato inizio alla pubblicazione, in forma del tutto anonima, dei risultati dei test e soltanto pochi più di 28.700 candidati sono risultati idonei, a discapito dei 38.000 dello scorso anno. Quest’anno gli iscritti ai test erano oltre i 63.000, 10mila in più dello scorso anno: ma stavolta c’è stato un trend in completa discesa, che ha cambiato un po’ le aspettative di molti.
Ma cosa è successo? I ragazzi non erano del tutto preparati? I test erano più difficili di quello che ci si aspettava? Le risposte a queste domande (e a tantissime altre) potrebbero essere varie. Sta di fatto che la delusione è stata grande per molti.
Rispetto allo scorso anno, i test hanno subito delle leggere variazioni, per i circa 15.000 posti disponibili nelle facoltà di medicina dell’intero Paese. I quesiti non sono variati di numero (60 domande come lo scorso anno) ma è stata la distribuzione delle materie assegnate nel test che è cambiata: le materie inerenti ai corsi di laurea hanno avuto più spazio rispetto a logica e a cultura generale, che ne avevano la maggiore lo scorso anno.
Anche le tempistiche per risolvere i test sono rimaste sempre uguali: 100 minuti. In questi minuti, i ragazzi aspiranti medici dovevano risolvere a quiz inerenti non solo le loro materie di studio (quali biologia, chimica, matematica, fisica), ma anche quesiti di lettura, problemi e logica, come dicevamo questi ultimi di numero ridotto rispetto allo scorso anno.
Un’attesa che, però, durerà ancora, poiché bisognerà attendere la fine di questo mese per sapere con esattezza chi effettivamente sarà riuscito ad entrare in facoltà e chi no, quando saranno pubblicate le graduatorie e i punteggi definitivi.
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