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Test patente: apnee notturne sotto esame

Vi avevamo già parlato della pericolosità delle apnee notturne, chi ne soffre, rischia di non poter rinnovare o ritirare la patente. Ma, un decreto del ministero della Salute ha programmato un iter che l’automobilista deve effettuare per essere valutato idoneo alla guida o meno.

Il decreto, ancora in fase di pubblicazione, prevede che l’automobilista affronti diversi step prima di essere valutato e ritenuto idoneo o meno alla ricezione, o al rinnovo, della patente di guida: in ordine, dovrà effettuare una visita/colloquio con un medico, successivamente un questionario e, per completare la trafila imposta dal decreto, un test per verificare la ricezione degli stimoli e a corredo un test finale.

Nello specifico, attraverso il decreto si dovrà accertare se si è, oppure no, affetti dall’Osas, Sindrome di apnee ostruttive del sonno. I soggetti che soffrono di obesità, ipertensione arteriosa, diabete, cardiopatia, russamento o hanno avuto problemi più gravi come eventi ischemici cerebrali oppure broncopneumopatie, dovranno sottoporsi ai test per verificare di essere idonei di stare al volante di un’auto.

Ma cosa succede se sono affetto da Osas? Posso ricevere lo stesso la patente di guida? Qui, esistono due categorie di persone affette dalla sindrome di apnea ostruttiva: il primo gruppo è affetto dalla patologia in modo lieve e vine definito di “basso rischio”. Le persone affette dall’Osas con livello basso possono ottenere la patente di guida -una volta superati i test- fino ad un massimo di tre anni, poi dovranno ripresentarsi nuovamente per un eventuale rinnovo. Il secondo gruppo è quello delle persone che hanno un “medio-elevato rischio”. Quest’ultime possono ottenere la patente di guida se attestano un miglioramento del loro problema e potranno ricevere la patente fino ad un anno.

Va altresì detto che questa regolamentazione è stata istituita per ottemperare alle richieste di intervento sugli incidenti stradali e, di conseguenza, sulla salute dei cittadini. L’errore umano è, a tutt’oggi, la prima causa di incidente mortale sulle nostre strade. Prevenire eventuali incidenti, distrazioni o qualsiasi altro atteggiamento volontario o involontario che può causare un rischio per i cittadini è compito doveroso dello stato. Ed è per questo che il ministero della Salute si premurato di attestare la patologia della sonnolenza con dei test e delle visite mediche.

Fabio Fagnani

Fabio Fagnani è stata un collaboratore di Nanopress dal 2015 al 2016, occupandosi principalmente di sport e calcio,

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