Contro l’evasione fiscale la tracciabilità totale degli adempimenti fiscali. E’ questo il piano che il Governo vuole mettere a punto, introducendo delle novità importanti: l’e-fattura e lo scontrino digitale. Si vuole dire addio alla carta almeno a partire dal 2017. Nel frattempo si comincerà da altro, nel senso dell’informatizzazione del fisco con il 730 precompilato che arriverà nelle caselle di posta elettronica dei lavoratori dipendenti e pensionati. Questo dovrebbe essere un meccanismo che dovrebbe permettere al fisco di applicare le detrazioni e le deduzioni spettanti, consultando un unico sistema centrale.
L’informatizzazione del fisco dovrebbe fornire nuovi strumenti, per effettuare maggiori controlli e per avere a disposizione delle opportunità nuove per la lotta all’evasione. Contemporaneamente potrebbe essere necessario anche cercare di limitare il più possibile la circolazione del denaro contante.
Le novità
Nel corso dei prossimi 3 o 4 anni saranno eliminati le fatture, le ricevute e gli scontrini fiscali cartacei. Si pensa anche ad un’eliminazione dei registri Iva e di quelli dei clienti e dei fornitori, che oggi è tenuto ad avere chi possiede un’attività e che sono destinati ai controlli del fisco. Questi vecchi strumenti dovrebbero essere sostituiti da supporti informatici, sul modello cloud.
E’ proprio in questo modo che i commercianti possono scambiarsi le fatture, contando anche sul monitoraggio stretto da parte dell’Agenzia delle Entrate. Lo stesso sistema dovrebbe essere applicato per l’emissione dei cosiddetti scontrini digitali. Per quanto riguarda il denaro contante, ci potrebbe essere un limite massimo di 3.000 euro. Tutto questo per evitare l’autoriciclaggio, il falso in bilancio e la circolazione di denaro nero.
Sarà sempre più incoraggiata la diffusione della moneta elettronica, attraverso l’introduzione di norme sempre più precise. Ad esempio, si è deciso di erogare solo attraverso la banca o le poste le pensioni e gli stipendi della Pubblica Amministrazione che superano i 1.000 euro. Lo stesso discorso vale per gli affitti che superano tale soglia. Il ministro dell’Economia Padoan ha espresso fiducia sul futuro dell’economia italiana: secondo il suo parere, una volta completate le riforme, ci dovrebbe essere una crescita entro 2 anni superiore alle stime.