Sin dal 1 gennaio 2023, sale a 5000 euro il tetto massimo per il contante. Vediamo come evitare di pagare la multa.
Le multe per chi supera il contante pari a 5000 euro restano molto alte. Vediamo il loro importo e come evitarle.
Ancora una volta, cambia il tetto del contante. Negli ultimi anni, infatti, si è modificata molte volte, poiché si tratta di una misura rivista dai vari governi che ha seguito diverse politiche. Il tetto per il 2023 era stato fissato a 2000 euro contanti, che potevano essere spesi in un’unica transazione.
La legge di Bilancio del neo governo Meloni ha aumentato il tetto a 5000 euro. In pratica, in un’unica transazione, potranno essere sborsati 5000 euro di contante senza incorrere in alcuna sanzione. Cosa succede se non si rispetta tale regola? Si può arrivare a pagare una multa, anche molto salata. Saranno vietati anche i pagamenti in contanti frazionati.
In 32 anni si tratta della decima modifica all’uso del contante da parte del Governo. Una regolamentazione figlia di diverse normative messe in pratica negli anni. Il testo è, dunque, passato al Senato. Spetterà a quest’organo approvarlo entro la fine del 2022, tra qualche giorno ma non saranno possibili modifiche.
Dopo le numerose polemiche relative ai pagamenti con il Pos, la maggioranza al Governo ha deciso di tornare sui suoi passi. Le multe per i commercianti che rifiutano i pagamenti con il Pos rimarranno in vigore. Al fine di aiutare gli esercenti, però, il governo vorrebbe emettere dei ristori per compensare il costo delle commissioni.
A ricevere la multa sarà sia chi paga in contanti superando il tetto di 5000 euro, sia chi riceverà il pagamento. Se si preleva in banca o versa il denaro, la transazione è, invece, possibile senza alcuna sanzione.
Per evitare la multa si potrà decidere di fare un pagamento parzialmente in contanti e parzialmente con una carta, ad esempio.
A quanto ammontano le multe? Per i privati cittadini sono di 1000 euro, per i professionisti e le aziende, invece, spaziano da 3000 a 15000 euro.
Nelle Faq pubblicate dal Ministero del Tesoro, si può leggere che la soglia è applicabile ai trasferimenti di denaro che avvengono tra soggetti diversi ovvero entità giuridiche distinte.
Per esempio, si possono ipotizzare dei trasferimenti di denaro che avvengono tra due società differenti oppure tra un socio ed una società e ancora tra una ditta individuale ed una società.
Sostanzialmente, dunque, se si dovesse sostenere un pagamento pari a 7000 euro, a partire dal 1 gennaio 2023, si potrà pagare 4999,99 euro in contanti e la restante parte con carta o bonifico, realizzando un pagamento misto. Il pagamento misto resta l’unico possibile per evitare di incorrere in sanzioni che, come abbiamo visto, possono essere anche molto salate.
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