La Lega annuncia una nuova norma che prevede l’incremento dei tetto contanti a 5 mila euro che sarà inserito nella nuova manovra.
Sarà inserita, all’interno della Manovra, la norma che prevede l’innalzamento del tetto dei contanti a 5.000 euro. Lo annuncia la Lega, che ha precisato non sarà introdotta all’interno del Dl Aiuti Quater.
Tetto contanti a 5 mila euro: l’annuncio della Lega
Il tetto contanti sarà innalzato a 5.000 euro. Questo è l’annuncio della Lega che fa sapere che tale norma sarà inserita all’interno della Manovra e non nel dl Aiuti quater. La legge andrà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023.
In un primo momento, Matteo Salvini, leader del partito, aveva avanzato la proposta di incrementare tale tetto a 10 mila euro, richiamando l’attenzione sul fatto che ciò già accade in altri paesi europei.
Una proposta che ha fatto scaturire subito un polverone di critiche, in quanto – a detta di Partito Democratico E Movimento 5 Stelle – favorirebbe l’evasione fiscale. L’innalzamento del tetto è stato inserito in manovra, in quanto allo stesso mancava il requisito di urgenza degli aiuti previsti dal decreto quater.
Giuseppe Conte, leader dei pentastellati, afferma che ai cittadini non serve girare con valigette piene di contante: una norma del genere gioverebbe solo a “corrotti ed evasori“.
La situazione in altri paesi europei
Anche in altri paesi è stata impostata un tetto di contanti massimo. In Bulgaria, il limite dei pagamenti con banconote è di 10 mila lev, ossia 5.100 mila euro, all’incirca. In Croazia, il limite è fissato a 15 mila euro, in Danimarca a 2.700 euro e in Belgio a 3 mila euro.
In Grecia, invece, il limite si abbassa drasticamente a 500 euro, in Francia a 1.000 euro per i residenti fiscali in Francia e a 15 mila euro per i residenti fiscali non francesi. In Lettonia, il tetto è fissato a 7.200 euro.
In Lituania a 3.000 euro, in Portogallo è impostato a 1.000 euro. A Malta, invece, a 10 mila euro. In Polonia a circa 3.200 euro solo per operazioni commerciali e non per privati cittadini.
A 10.500 euro, invece, è fissato il tetto in Repubblica Ceca, 5 mila in Slovacchia. In Romania, invece, i pagamenti in contanti sono consentiti fino a 2.100 euro.
In Slovenia fino a 5 mila euro, in Spagna, invece, arriva a 2.500 per i residenti e a 15 mila per non residenti. In Svezia, il tetto si abbassa a 1.000 euro, anche se ai commercianti è data la possibilità di rifiutare il contante a favore del pagamento elettronico.