Un report sulle condizioni delle acque del fiume Tevere fa emergere risultati davvero preoccupanti, ecco perché.
Le condizioni delle acque del fiume Tevere sono diventate motivo di grande preoccupazione per cittadini e turisti. Ad evidenziarlo l’organizzazione ecologista A Sud nel suo recente rapporto sul Monitoraggio Ambientale Partecipato 2023. Questa iniziativa, che coinvolge attivisti, associazioni e studenti, si propone di monitorare le condizioni ambientali del territorio italiano e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica ecologica.
Il Tevere è sporco: il report di A Sud
Il report intitolato “I fiumi e le città“, consultabile nel dettaglio sul sito di A Sud, rivela dati allarmanti riguardo ai livelli di Escherichia coli e altri batteri pericolosi presenti nelle acque del Tevere. Il monitoraggio si è concentrato sui fiumi Tevere e Aniene, e vi hanno partecipato 70 attivisti, 10 associazioni e 60 giovani volontari.
L’attenzione, per quanto riguarda il Tevere, si è concentrata sul tratto del fiume compreso tra il potabilizzatore di Roma Nord e il depuratore di Roma Sud. Durante un periodo di 11 mesi, sono state effettuate 616 analisi per il Tevere e 495 per il fiume Aniene, per un totale di 1.111 campionamenti, rispettivamente in 7 e 5 punti di campionamento.
Escherichia coli e ammonio nelle acque del Tevere
I risultati del campionamento, supervisionati dall’esperta scientifica Bruna Gumiero, ecologa fluviale e docente presso l’Università di Bologna, sono particolarmente allarmanti. Sono stati riscontrati elevati valori di ammonio, soprattutto nella stazione 8, nelle vicinanze del depuratore di Tor di Valle.
Oltre all’ammonio, è motivo di grave preoccupazione anche la presenza di alti livelli di Escherichia coli, già evidenziati lo scorso anno. Le diverse zone monitorate includono il ponte dell’industria, il lungotevere delle Navi e il parco sulla Magliana, ma la situazione più critica si registra nella zona del depuratore di Roma Sud, dove le acque risultano gravemente contaminate da batteri fecali.
In particolare, se l’anno scorso sulla totalità dei campioni prelevati il 79,8% risultava contaminato da Escherichia coli in quantità oltre il limite che consente la balneazione, quest’anno la situazione è leggermente migliorata, ma comunque grave. Nel 2023, infatti, le analisi hanno riportato un superamento di tale limite nel 75% dei campioni prelevati, in particolare nella zona in prossimità del depuratore.
Escherichia coli, un pericolo da non sottovalutare
I dati, in sostanza, mostrano che fare il bagno nelle acque del Tevere potrebbe non essere un’idea brillante. Ma cos’è esattamente l’Escherichia coli e perché rappresenta un pericolo per la salute pubblica?
Si tratta di un batterio presente nell’intestino di animali a sangue caldo, tra cui gli esseri umani. La maggior parte delle varianti di E. coli è innocua, ma alcune possono provocare gravi malattie, soprattutto se presenti in grandi quantità. Le infezioni da E. coli possono causare sintomi come diarrea, crampi addominali, vomito e febbre.
In alcuni casi, soprattutto nei gruppi di popolazione vulnerabili come bambini, anziani o individui immunocompromessi, l’infezione può portare a complicazioni pericolose per la vita.
La salute del Tevere riaccende i riflettori sulla situazione ambientale
La gravità di questa notizia va oltre i confini del Tevere e si estende alla situazione ambientale in Italia e nel mondo. La presenza di alti livelli di Escherichia coli nelle acque del fiume rappresenta una minaccia per la salute umana e indica una grave contaminazione delle risorse idriche. Ciò solleva dubbi sulla sicurezza delle attività ricreative, come la balneazione o la pesca, che coinvolgono il fiume Tevere.
Inoltre, riflette la necessità di una gestione adeguata delle acque reflue e dei sistemi di depurazione per prevenire la diffusione di infezioni e malattie. E poi, questa notizia allarmante evidenzia l’urgenza di affrontare la crisi ambientale in corso e di adottare politiche e azioni volte a proteggere le risorse idriche.
Non è solo il Tevere ad essere colpito da problemi di inquinamento, ma numerosi fiumi e corsi d’acqua in tutto il mondo affrontano sfide simili. E la salute dei fiumi e delle acque è un indicatore fondamentale dello stato di salute dell’ecosistema e delle comunità che dipendono da queste risorse.
In conclusione, la situazione delle acque del Tevere rappresenta un problema di portata significativa per cittadini e turisti, ma va oltre la sfera locale. È un richiamo alla necessità di impegnarsi per la tutela delle risorse idriche, adottando misure per ridurre l’inquinamento e garantire una gestione sostenibile delle acque.
Solo attraverso l’azione collettiva e la consapevolezza ambientale sarà possibile preservare e ripristinare la salute dei fiumi non solo in Italia, ma in tutto il mondo.