Un detenuto del Texas, condannato per aver sparato una diciottenne, ha chiesto di poter posticipare l’esecuzione perché vuole donare un rene prima della sua morte.
Il 13 luglio si compirà la condanna a morte di Ramiro Gonzales, condannato in Texas per aver ucciso la diciottenne Bridget Townsend nel 2001.
Il condannato, però, ha richiesto di rinviare la sua esecuzione di 30 giorni perché vuole donare un rene a chi ne ha bisogno prima di morire. Ecco i dettagli della notizia che arriva da oltreoceano.
Ramiro Gonzales, detenuto del Texas negli USA, riceverà un’iniezione letale il prossimo 13 luglio, per aver sparato a morte alla diciottenne Bridget Townsend, una ragazza texana i cui resti sono stati trovati quasi due anni dopo la sua scomparsa, nel 2001.
Tramite i suoi avvocati, però, Gonzales ha richiesto al governatore repubblicano Greg Abbott un rinvio dell’esecuzione, con una motivazione ben precisa.
In una lettera inviata mercoledì, i legali del condannato hanno chiesto al governatore repubblicano di concedere al loro assistito una tregua di 30 giorni, in modo che il detenuto possa essere considerato un donatore vivente per qualcuno che abbia urgente bisogno di un trapianto di rene.
Nella comunicazione inviata al governatore, è stata allegata anche una lettera del pastore ebreo Michael Zoosman che ha avuto una corrispondenza assidua con il detenuto. Il pastore ha detto:
“Non ho nessun dubbio che il desiderio di Ramiro di essere un donatore di rene altruistico non è motivato da un tentativo dell’ultimo minuto di fermare o ritardare la sua esecuzione”
Seguendo le politiche del Dipartimento di giustizia penale del Texas, ai detenuti è consentito fare donazioni di organi, ma la portavoce dell’agenzia Amanda Hernandez ha affermato che Ramiro Gonzales è stato ritenuto non idoneo, dopo aver presentato una richiesta per essere un donatore all’inizio di quest’anno.
Non è stato fornito un motivo, ma gli avvocati di Gonzales hanno affermato nella loro lettera che l’agenzia si è opposta a causa della data di esecuzione. Per quanto riguarda la richiesta di Gonzales, il Texas Board of Pardons and Paroles voterà l’11 luglio.
Non si sa quale sarà il verdetto del governatore che al momento, nonostante sia stato contattato da molteplici testate, non ha diffuso commenti sulla richiesta di Gonzales.
Tra qualche giorno, precisamente la settimana prossima, il verdetto verrà reso pubblico e il detenuto saprà se la sua richiesta è stata ascoltata.
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