The Brand must go on è un progetto co-ideato dall’agenzia Plural e da BNL Gruppo BNP Paribas, che coinvolge le aziende broadcaster, i media e gli universi narrativi. L’iniziativa intende permettere un reale incontro tra chi genera contenuti e chi ne fruisce, dato che il dato più rilevante in questi tempi ‘iper tecnologici’ sta proprio nella frammentarietà della comunicazione proposta e dell’attenzione da parte degli utenti.
Nonostante i lati positivi della connessione globale che caratterizza il nostro tempo, gli esperti rilevano una sempre più crescente minaccia che rischia di minare la comunicazione stessa.
Troppi dati e troppi contenuti – dal web alle app passando per l’internet tv – portano l’utente a prestare meno attenzione alle proposte dei brand, anche se inedite e innovative.
Sembra un paradosso che nella nostra era basata sulla “comunicazione globale” le aziende facciano fatica a creare sinergia tra loro e i clienti, sempre più fruitori di social network e piazze virtuali.
Ed ecco che il sistema del moderno management ha bisogno di nuovi sistemi di intrattenimento e di scambio tra aziende e clienti, per far affezionare il pubblico con una comunicazione aziendale sempre più mirata. E’ qui che prendono posto le co-stories, ovvero “rapporti di co-marketing che generino storie ‘epiche’ e che possano produrre passaparola su più mezzi” come spiega Marco Diotallevi, Direttore creativo & founder di Plural e autore di ‘Co-Stories: un nuovo approccio al branded content’.
Di tutte le future e nuove strategie che mettono in relazione brand e pubblico si parlerà durante ‘The Brand must go on’, l’iniziativa che comincia l’8 maggio 2018, presso l’Auditorium ‘Orizzonte EUROPA’, nella sede direzione di BNL a Roma (Viale Altiero Spinelli, 30). La giornata sarà visibile anche in diretta Facebook sulla pagina dell’iniziativa.
Il programma della giornata è ricco di incontri e interventi con più di 12 speaker d’eccellenza che coinvolgeranno il pubblico presente per dar vita ad un gruppo di esperti finalizzato alla diffusione dei migliori lavori e dei progetti di particolare successo realizzati nel campo della conversation strategy, della produzione di contenuti di un determinato brand e dell’intrattenimento.
Ma dove porta questa nuova strategia? “Per raggiungere i propri obiettivi, le marche hanno iniziato a costruire uno storytelling fortemente orientato ai valori dei propri utenti, che una volta identificatesi nel loro messaggio profondo, ne diventano “ambasciatori”. L’obiettivo, allora, diventa creare progetti capaci di diventare “trend topic” delle conversazioni e definire l’agenda del discorso sociale.” sostiene Elena Grinta, autrice del libro “Branded Entertainment – La rivoluzione del settore Marcom inizia da qui”.
“Non è solo un problema di frammentazione dell’attenzione – prosegue nel racconto Luigi Maccallini, Responsabile comunicazione retail di BNL Gruppo BNL Paribas – ma anche di comprendere che oggi i nuovi, forti e rilevanti competitor dei nostri progetti di communication marketing sono le serie televisive, i molti eventi sportivi e musicali, la proliferazione di contenuti “verticali” legati alle passioni e i contenuti di qualità prodotti dagli stessi utenti sui social media. In questo scenario, oltre a diventare editore, i brand devono costruire ecosistemi di comunicazione per una comunicazione always on ed essere capaci di generare conversazioni utili e rilevanti nel quotidiano delle persone, clienti e dipendenti, che entrano in contatto con noi”, tutto per legare sempre più la comunicazione alle storie e ai vissuti degli stessi consumatori.
In collaborazione con AdnKronos