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Il 5 febbraio 2015 è uscito nelle sale italiane The Iceman, il thriller di Ariel Vromen che narra la storia vera del killer americano Richard Kuklinski, famoso per i suoi metodi brutali e sadici ma anche perché fino al giorno dell’arresto, avvenuto nel 1987, era riuscito a tenere all’oscuro di tutto la sua famiglia, da cui era ritenuto un marito e un padre modello. I protagonisti principali del film sono Michael Shannon (Revolutionary Road, L’Uomo d’Acciaio), Winona Ryder, Chris Evans, James Franco, Ray Liotta e David Schwimmer.
Questa, in sintesi, la trama di The Iceman: Richard Kuklinski (Michael Shannon) è un uomo dalla doppia vita che mette su famiglia con la moglie Deborah (Winona Ryder) e la mantiene, senza che lei sospetti di nulla, col ricavato dei delitti compiuti prima per il boss Roy Demeo (Ray Liotta) e poi in società con un altro killer al soldo di varie famiglie mafiose. Soprannominato The Iceman perché il primo cadavere a lui ricondotto era stato tenuto congelato per due anni in un frigorifero, col tempo affina la sua tecnica utilizzando il cianuro per quegli omicidi che non devono dare troppo nell’occhio. Dopo aver ucciso un boss che non voleva saldare un debito con lui e successivamente anche il suo socio, che riteneva colpevole dell’investimento di una delle sue figlie, Kuklinski viene arrestato grazie a un infiltrato della polizia che cercava da tempo prove per incriminarlo. Lo attende una condanna a 6 ergastoli…
The Iceman viene distribuito in Italia con scandaloso ritardo, visto che si tratta di un film girato tra il 2011 e il 2012 e uscito nei cinema statunitensi l’anno seguente, nel maggio del 2013. Il regista israeliano Ariel Vromen ha miscelato l’autobiografia dello stesso Kuklinski con quella un po’ più romanata di Anthony Bruno e intitolata The Iceman: the True Story of a Cold-Blooded Killer, in modo da ammorbidire alcuni aspetti della personalità del pluriomicida e renderlo un personaggio più appetibile al pubblico cinematografico.
Il risultato finale è complessivamente buono grazie soprattutto all’eccellente interpretazione di Michael Shannon, al suo primo grande ruolo da protagonista dopo una carriera spesa soprattutto a tratteggiare personaggi di secondo piano tormentati e disturbanti.
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