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I Kolors sono pronti a tornare in pubblico: il 16 e il 23 maggio suoneranno a Roma e a Milano per due date live. NanoPress ha incontrato il frontman Stash poco prima della data zero di Nonantola. Il nostro primo incontro con i Kolors risale a poco meno di un anno fa: era il 5 giugno 2015 quando sono stati proclamati vincitori di Amici 14. Tante cose sono cambiate da allora, a partire dai quattro dischi di platino che la band ha collezionato in meno di un anno. In apertura il video dell’intervista di NanoPress a Stash, di seguito le sue dichiarazioni.
Come vi state preparando ai due live?
Per noi sono tre live perché la data zero per una band è la stessa cosa.
Puoi anticipare qualcosa sulla scaletta?
Sarà diversa. Chi ha visto il concerto del 2015, non conosce la scaletta del 2016. Probabilmente questi due concerti saranno gli unici del 2016 perché la produzione del nuovo disco richiederà un po’ di tempo. Speriamo di ricevere al più presto la risposta da uno dei produttori dei miei sogni che fortunatamente sono riuscito a contattare. Da quello che ci hanno fatto capire, possiamo concordare un periodo giusto per noi e per loro. Per me sarebbe un obiettivo assurdo da raggiungere perché, per chi è produttore di se stesso, è difficile affidare le proprie canzoni, che sempre considererai tue creature, a qualcun altro. Lui darebbe l’upgrade giusto.
L’anno scorso, prima della vittoria ad Amici, Maria De Filippi aveva parlato di alcuni contatti con gli Stati Uniti. A che punto siete?
Ci sentiamo quotidianamente con le persone che hanno mostrato il primo interesse mentre ero ancora dentro la scuola. Uno è quello che ha portato i One Direction in America, l’altro è uno dei capi della Live Nation di Los Angeles: due pezzi da novanta che, giorno per giorno, mi stanno dando dei consigli per il progetto internazionale. Io, però, preferisco non staccare i piedi da terra e consideriamo la nostra base l’Italia, che ci ha fatto provare queste emozioni; per noi è più giusto dare la priorità al pubblico italiano. Se dovessimo trovarci davanti a un bivio, suonare in apertura dei concerti dei Maroon 5 o il disco nuovo, sceglieremmo il disco nuovo, anche se sappiamo che quella esposizione ci darebbe un’opportunità dal punto di vista internazionale. Intanto curiamo come un tesoro quello che ci è stato regalato.
RIVEDI L’INTERVISTA A STASH DOPO LA VITTORIA AD AMICI 14
Quattro dischi di platino venduti in meno di un anno.
Non si pensiamo.
Che effetto fa?
Fa un bellissimo effetto. Quelle canzoni sono state rifiutate da tutte le major perché considerate non pop, non radiofoniche perché una band italiana non può cantare in inglese…Poi all’improvviso ti trovi in un negozio di scarpe e passa la tua canzone alla radio, pensi: ‘per fortuna ho avuto la fermezza di proseguire in quella direzione’. Se non fosse stato così, probabilmente mi sarei depresso perché non sarei riuscito a dire la mia, avrei fatto qualcosa di più radiofonico, ma non sarei stato me stesso. Magari sarei anche arrivato al successo, ma non essendo credibile per me, non avrebbe il valore che hanno adesso.
Undici mesi fa avete vinto Amici. Sei ancora in contatto con Maria De Filippi?
Sì, sempre. E’ una delle prime persone che ascolta le demo, è lei che mi dà tante dritte. E’ stata la prima persona che se n’è fregata totalmente di quello che poteva andare. ‘Sei Everytime? Fai Everytime. Poi ti sbattono fuori, ma almeno sei stato te stesso‘, mi ha detto. Io venivo dal periodo in cui proponevo sempre Everytime alle case discografiche e dicevano tutte no; lei, invece, ha detto ‘Tu devi fare questo, te ne devi fregare di cosa dicono gli altri’. Il termine più vicino a lei è giovane e se ne frega di quello che pensano i vecchi.
Il rapporto con il pubblico è cambiato?
Non è cambiato. Sicuramente ai nostri concerti adesso ci sono molte più persone rispetto a prima, persone che sono venute lì per te, quello è il vero traguardo. Prima era una conquista difficilissima perché quando devi conquistare una persona lì davanti a te che ha pagato il biglietto per ascoltare il cantante a cui tu stai aprendo il concerto, è veramente difficile. Adesso ai nostri concerti abbiamo la fortuna di avere persone che sono lì per noi. Quello è diverso, il resto è tutto identico. E’ fantastico, ringraziamo tutte le persone, che considero la mia benzina, per tutto quello che ci stanno facendo provare, raggiungendo anche i dischi di platino, ma è meglio rimanere con i piedi per terra e non pensarci tanto.
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Photo credits Biagio Munciguerra e Carmen Fiorentino.
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