The Voice of Italy, Carlo Freccero: ‘Achille Lauro non sostituirà Sfera Ebbasta’

Continuano le indiscrezioni sui coach di The Voice of Italy: dopo l’esclusione di Sfera Ebbasta, si parlava di Achille Lauro, ma è stato Carlo Freccero a smentire tali notizie.

Sfera Ebbasta, escluso dal cast di The Voice of Italy in seguito alla tragedia di Corinaldo, è stato considerato dalla Rai un personaggio non politically correct per il programma. Così, le ipotesi di sostituzione erano ricadute su Achille Lauro che, in seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo è finito nel mirino di Striscia la notizia per il significato intrinseco del suo brano – Rolls Royce – e per alcuni atteggiamenti violenti assunti durante i suoi concerti con i fan. Ma, su una sua presenza a The Voice, è stato Carlo Freccero a smentire.

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Freccero su Achille Lauro a The Voice

Il direttore di Rai 2, che negli ultimi giorni è impegnato con Simona Ventura e il produttore Marco Tombolini nella ricerca del quarto coach, ha smentito categoricamente la presenza del rapper a The Voice.

‘Sarebbe un altro caso Sfera Ebbasta’ – ha commentato Freccero all’Agi, chiarendo che nemmeno Asia Argento sarà tra le protagoniste del talent in partenza ad aprile.

‘Asia Argento non sostituirà Sfera Ebbasta, così come sarebbero azzardate anche le previsioni su Arisa, Ermal Meta e Ultimo’.

Sfumate, dunque, tutte le ipotesi che si erano paventate negli ultimi giorni e che avevano dato quasi per certo che Sfera Ebbasta sarebbe stato sostituito da uno di questi artisti.

Sfera Ebbasta, il manager contro la Rai

L’esclusione di Sfera Ebbasta dal cast di The Voice ha creato un disaccordo tra la Rai e la società di produzione Fremantle, che si è sfilata dal progetto.

La scelta dei vertici di Viale Mazzini è stata ritenuta dal produttore e manager del rapper ‘pretestuosa’.

‘Ho letto di un ‘politicamente scorretto in musica’ e di una Rai che ‘non sarebbe pronta’ – ha commentato Shablo – ‘La stessa Rai che insieme a Fremantle ha confermato la partecipazione di Sfera salvo poi ripensarci con una motivazione pretestuosa e non reale’.

‘Mi riservo di prendere quindi i legittimi provvedimenti a tutela dell’artista che rappresento’ – ha concluso il produttore, minacciando azioni legali future.

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